Sole ad alta quota: come proteggersi

Redazione Pubblicato il 19/07/2016 Aggiornato il 19/07/2016

Scotta ancora più che al mare. Solare, occhiali e cappello sono d’obbligo per non correre rischi

solarimontagna

Distese di prati verdi e boschi dove l’aria fresca ha l’aroma dei muschi e dei fiori. Una vacanza in montagna rilassa il corpo, rigenera la mente e ritempra lo spirito. Ma attenzione al sole che ad alta quota è pericoloso più che in altre parti. Succede innanzitutto per via dell’altitudine: l’intensità dei raggi aumenta infatti del 4% ogni 300 metri di altezza sul livello del mare perché si riduce progressivamente lo strato di atmosfera che assorbe i raggi. Attenzione poi all’aria limpida e al vento che rende la temperatura particolarmente gradevole: si rischia così di restare al sole più del dovuto perché non si percepisce la sensazione di caldo. Vicino a ghiacciai il pericolo è ancora maggiore perché il ghiaccio, come uno schermo, riflette i raggi solari con una percentuale di radiazione riflessa che arriva fino all’80%, ben quattro volte di più della sabbia.

Protezione extra

Se fino a 1.000 metri ci si può regolare utilizzando la stessa protezione che si applica al mare, salendo di altitudine è d’obbligo crescere con l’indice protettivo anche per le pelli che in genere non si scottano. Un solare con SPF 50 e 50 + è la scelta più indicata per evitare scottature, eritemi e arrossamenti che mettono in pericolo la cute e rischiano di rovinare la vacanza. Ma proprio perché il sole è forte non basta mettere il solare al mattino prima di partire per una gita: occorre applicarlo e riapplicarlo a cadenza regolare, ogni due ore al massimo, su tutti i punti scoperti, il viso, le spalle e il décolleté se si indossa una canottiera, le braccia e le ginocchia con i pantaloni corti.

Dal compatto allo spray: per ogni situazione

Attenzione poi che non ci si deve proteggere solo se ci si sdraia su un prato ad alta quota; anche camminando, andando in bicicletta oppure facendo altre attività all’aperto come il tennis, la pallavolo, il golf il sole può scottare e fare danni. Le scelte migliori? Un compatto solare per il viso, magari in una versione leggermente colorata per proteggere e insieme uniformare l’incarnato. Poi uno spray da vaporizzare leggero e fresco su tutte le parti scoperte; ideale da tenere sempre con sé uno stick, un roll-on oppure un pratico solare in formato pocket. Da non dimenticare poi un cappellino con la visiera e un paio di occhiali scuri: la zona del contorno occhi si segna con facilità per via dei raggi ma anche per il continuo “strizzare” delle palpebre dovuto alla luce forte.

L'esperto consiglia

Dopo una giornata di sole e di vento la pelle ha bisogno di idratazione e nutrimento: a questo serve il doposole che va applicato con generosità dopo la doccia e sul viso, prima di andare a letto.