Sole ad alta quota: come proteggersi
Scotta ancora più che al mare. Solare, occhiali e cappello sono d’obbligo per non correre rischi
Distese di prati verdi e boschi dove l’aria fresca ha l’aroma dei muschi e dei fiori. Una vacanza in montagna rilassa il corpo, rigenera la mente e ritempra lo spirito. Ma attenzione al sole che ad alta quota è pericoloso più che in altre parti. Succede innanzitutto per via dell’altitudine: l’intensità dei raggi aumenta infatti del 4% ogni 300 metri di altezza sul livello del mare perché si riduce progressivamente lo strato di atmosfera che assorbe i raggi. Attenzione poi all’aria limpida e al vento che rende la temperatura particolarmente gradevole: si rischia così di restare al sole più del dovuto perché non si percepisce la sensazione di caldo. Vicino a ghiacciai il pericolo è ancora maggiore perché il ghiaccio, come uno schermo, riflette i raggi solari con una percentuale di radiazione riflessa che arriva fino all’80%, ben quattro volte di più della sabbia.
Protezione extra
Se fino a 1.000 metri ci si può regolare utilizzando la stessa protezione che si applica al mare, salendo di altitudine è d’obbligo crescere con l’indice protettivo anche per le pelli che in genere non si scottano. Un solare con SPF 50 e 50 + è la scelta più indicata per evitare scottature, eritemi e arrossamenti che mettono in pericolo la cute e rischiano di rovinare la vacanza. Ma proprio perché il sole è forte non basta mettere il solare al mattino prima di partire per una gita: occorre applicarlo e riapplicarlo a cadenza regolare, ogni due ore al massimo, su tutti i punti scoperti, il viso, le spalle e il décolleté se si indossa una canottiera, le braccia e le ginocchia con i pantaloni corti.
Dal compatto allo spray: per ogni situazione
Attenzione poi che non ci si deve proteggere solo se ci si sdraia su un prato ad alta quota; anche camminando, andando in bicicletta oppure facendo altre attività all’aperto come il tennis, la pallavolo, il golf il sole può scottare e fare danni. Le scelte migliori? Un compatto solare per il viso, magari in una versione leggermente colorata per proteggere e insieme uniformare l’incarnato. Poi uno spray da vaporizzare leggero e fresco su tutte le parti scoperte; ideale da tenere sempre con sé uno stick, un roll-on oppure un pratico solare in formato pocket. Da non dimenticare poi un cappellino con la visiera e un paio di occhiali scuri: la zona del contorno occhi si segna con facilità per via dei raggi ma anche per il continuo “strizzare” delle palpebre dovuto alla luce forte.
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