29/04/2025

Esfoliazione: ora serve davvero

Alberta Mascherpa Pubblicato il 29/04/2025 Aggiornato il 29/04/2025

È il gesto chiave per la luminosità e la compattezza della pelle che deve dimenticare il grigiore dell’inverno e prepararsi alla tintarella. Da modulare secondo le proprie esigenze 

esfoliazione

Serve sempre a ben vedere, ma ora diventa più che mai importante. L’esfoliazione in questa fase dell’anno è un momento di cura che aiuta non solo a ritrovare la morbidezza che il freddo ha fatto dimenticare ma anche a preparare la pelle perché possa ricevere i raggi del sole e colorarsi in modo uniforme e luminoso.

Stimola e prepara

«L’esfoliazione è un passaggio chiave della skincare: rimuove le cellule morte, stimola il rinnovamento cellulare e migliora l’efficacia dei trattamenti che si applicano successivamente» spiega la dottoressa Benedetta Basso, cosmetologa Aideco, Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia. «Crea poi la base migliore su cui i raggi del sole possono sviluppare un’abbronzatura intensa e omogenea».

Scegli la tua strategia

«Ci sono soluzioni diverse per l’esfoliazione, da scegliere in base alle esigenze della pelle e in particolare al suo grado di sensibilità» commenta l’esperta. L’esfoliazione meccanica con i piccoli granuli dello scrub, che possono essere ad esempio frammenti di noccioli della frutta, elimina le cellule morte per attrito mentre l’esfoliazione meccanica sfrutta invece alfa- e beta-idrossiacidi (AHA, BHA) come l’acido glicolico, lattico e mandelico (AHA) o l’acido salicilico (BHA) per rompere i legami tra le cellule ormai non più vitali dello strato superficiale della pelle. Infine, l’esfoliazione enzimatica, grazie a enzimi come la papaina e la bromelina, garantisce un’azione più delicata, adatta anche alle pelli sensibili, è il consiglio dell’esperta.

Senza mai esagerare

«Gli acidi esfolianti, come l’acido mandelico derivato dalle mandorle amare, hanno un ruolo importante nel migliorare la luminosità della pelle e contrastare le discromie. L’acido mandelico, in particolare, essendo più delicato rispetto ad altri AHA, è ben tollerato anche dalle pelli sensibili» sottolinea la cosmetologa. «I beta idrossiacidi, in particolare l’acido salicilico, sono ideali invece per rinnovare le pelli grasse e a tendenza acneica».

Non è il caso, comunque, di esagerare con l’esfoliazione. È sempre fondamentale tenere conto delle esigenze specifiche di ogni tipo di pelle.

«Quelle grasse, ad esempio, possono beneficiare di un’esfoliazione più frequente, mentre le pelli secche e sensibili dovrebbero limitare l’uso di esfolianti troppo aggressivi e preferire trattamenti più delicati da programmare non più di una volta ogni quindici, venti giorni» continua l’esperta.

Poi serve idratazione

L’esfoliazione dovrebbe sempre essere seguita dall’idratazione. L’acido ialuronico così come altre sostanze idratanti e calmanti, dall’aloe vera alla camomilla, possono essere presenti all’interno del prodotto esfoliante stesso oppure possono essere ingredienti chiave per i trattamenti, creme, oli, burri, da applicare sempre con generosità dopo l’esfoliazione.