Solari: 10 errori da evitare
I solari offrono la necessaria protezione al sole, ma se usati male perdono d’efficacia. Ecco quali sono gli errori più comuni
Proteggersi è una necessità. Ma decidere di comprare un prodotto protettivo infatti non basta: bisogna anche usarlo e trattarlo nel modo corretto, cosa che non tutti fanno. Ecco i dieci errori più comuni.
- Sceglierli in modo approssimativo
Bisogna innanzitutto verificare che il sistema filtrante sia ad ampio spettro per schermare i raggi Uvb che scottano, gli Uva che producono danni profondi e gli infrarossi altrettanto dannosi per la cute. Importante poi scegliere con precisione il fattore protettivo, tanto più alto quanto più chiara e fragile è la pelle. - Applicarli direttamente in spiaggia
Meglio metterli una mezz’ora prima di esporsi in modo, a casa quando ancora non si è vestiti in modo da assicurare una distribuzione uniforme su tutto il corpo. - Risparmiare sulla quantità
La capacità filtrante di un solare viene calcolata in laboratorio applicando 2 milligrammi di prodotto per centimetro quadrato di pelle. Una quantità generosa: è stato dimostrato infatti che applicandone di meno, ad esempio tra lo 0,5 e l’1,5 milligrammi, si riduce drasticamente la capacità protettiva tanto che un SPF 50 scende fino a 20 e anche meno. - Trascurare qualche punto, magari i più sensibili
Spesso si mette il solare in modo distratto limitandosi ai punti più facili e dimenticando i più vulnerabili come la nuca e le orecchie, le caviglie e il dorso dei piedi, l’incavo delle ascelle e la parte interna delle braccia, le ginocchia e il retro delle cosce. - Limitarsi a una sola applicazione
Anche se contiene filtri fotostabili, lo schermo protettivo di un solare diventa meno efficace con il passare delle ore per via del contatto con la sdraio, l’asciugamano, l’acqua. Va riapplicato ogni due ore di esposizione e sempre dopo che si è fatto il bagno o la doccia. - Dimenticarsene se c’è nuvoloso
La coltre delle nuvole, persino quando è spessa, lascia filtrare buona parte dei raggi. - Non metterli quando si resta sotto l’ombrellone
Sotto l’ombrellone arriva circa il 50% dei raggi che, riflessi dalla sabbia e lasciati passare dal tessuto, colpiscono le parti scoperte del corpo. - Non portarli in montagna
Il sole scotta ovunque, al mare ma anche in montagna, al lago, in campagna, persino in piscina o in un parco cittadino. Il solare va sempre messo in valigia, quindi, qualsiasi sia la destinazione delle vacanze. - Lasciarli aperti sotto il sole
I solari sono formule delicate che hanno bisogno di essere trattate con particolare cura. I flaconi vanno sempre chiusi e tenuti in un posto fresco, arieggiato e senza luce diretta. - Usare quelli dell’anno prima
Se sono rimasti aperti non sono più in grado di assicurare la protezione dichiarata in etichetta. Senza dimenticare che la formula esposta all’aria potrebbe anche essersi alterata e provocare irritazioni.
Ti potrebbe interessare anche:
- Abbronzatura intensa? Segui una strategia ad hoc
- Il decalogo del sole
- Fai sport sotto il sole? Non scordare la protezione
- Strategie effetto ice
- Sole ad alta quota: come proteggersi