10/03/2025

Cellulite: il cocktail di enzimi che sconfigge cuscinetti e pelle a buccia d’arancia

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 10/03/2025 Aggiornato il 10/03/2025

Hanno un nemico comune ma agiscono due diversi fronti. La medicina estetica sfrutta le potenzialità di tre enzimi chiave nella lotta a cellulite e adiposità localizzate 

Cellulite - cocktail enzimienzimi

Sono proteine che stimolano e accelerano determinate reazioni chimiche dell’organismo e sono sempre più utilizzati nella cosmesi e nella medicina estetica, senza esclusioni di colpi. Non fanno eccezione gli inestetismi da cellulite e le adiposità localizzate. «In modo sicuro, con poche sedute e senza controindicazioni, collagenasi, lipasi e ialuronidasi sono i tre enzimi che grazie al loro un ruolo mirato sono in grado di migliorare l’aspetto cutaneo», spiega la dottoressa Patrizia Gilardino, chirurgo estetica a Milano.

I tre attivi vengono iniettati per mezzo della mesoterapia, una delle tecniche principali anticellulite.

Il metodo è indicato contro cellulite e rilassamento cutaneo associato a depositi adiposi, specie su addome, interno coscia, ginocchia ma anche doppio mento.

Il trattamento si fa in 3

La collagenasi è uno strumento efficace per trattare le “fossette” della cellulite, quelle che generano la buccia d’arancia, perché degrada il collagene sciogliendo i setti fibrotici che tirano la pelle verso il basso e ne determinano i tipici buchi. L’effetto è quello di levigare e dare un aspetto più tonico.

La lipasi ha una funzione lipolitica, cioè agisce sulla riduzione delle cellule adipose. Nel cocktail di enzimi è dunque la sostanza che agisce sulle adiposità localizzate.

La ialuronidasi degrada invece l’acido ialuronico, una sostanza presente nei tessuti connettivi che ha la capacità di trattenere grandi quantità di acqua, riducendo gonfiore ed edema.

«Tutti e tre questi enzimi sono sostanze prodotte dall’organismo e svolgonno anche un’azione antinfiammatoria, rigenerativa e antiedemigena», precisa la specialista.

Con la mesoterapia

Questo blend è veicolato nelle aree da rimodellare tramite la mesoterapia, una tecnica non invasiva che consiste in microiniezioni nello strato superficiale della pelle, in corrispondenza delle zone colpite dall’inestetismo. La mesoterapia è indolore e molto apprezzata da quante svolgono una vita molto attiva, perché la possibilità che compaiano arrossamenti o ematomi è minima e non ha controindicazioni nei confronti dell’esposizione solare (fatta eccezione per la necessità di attendere la risoluzione di eventuali lividi). Nei giorni che seguono il trattamento evitare di esporsi però a temperature elevate e l’attività fisica intensa.

Costi & co.

Sono sufficienti poche sedute, due o tre (a seconda dell’area da trattare e del quadro clinico), distanziate almeno 20 giorni l’una dall’altra. I risultati sono visibili già dopo un mese. È possibile effettuare un ciclo all’anno o ogni due anni, a seconda della risposta della persona. Per mantenere i risultati, dopo il ciclo iniziale si possono valutare sedute mensili di mesoterapia tradizionale o carbossiterapia. Il costo indicativo da 250 a 450 euro a trattamento.

Da evitare

Il trattamento non può essere effettuato in gravidanza e allattamento, in presenza di malattie della pelle nelle aree da trattare, o gravi patologie metaboliche, immunitarie o allergiche (in quest’ultimo caso è opportuno effettuare un piccolo test per verificare la reazione del paziente).

L'esperto consiglia

Come ogni trattamento medico-estetico, anche la terapia enzimatica dona effetti migliori e duraturi se abbinata a uno stile di vita appropriato. «Per contrastare la cellulite è fondamentale combinare alimentazione equilibrata, idratazione adeguata, attività fisica regolare e trattamenti mirati», conclude Girardino.