Lato B: 3 mosse per averlo al top

Non ci sono dubbi. Il lato B è vincente quando si parla di un corpo sexy. Del resto secondo i sondaggi una donna su due vorrebbe avere glutei al top, desiderio non solo delle giovanissime ma anche delle signore con qualche anno in più. Ecco tre mosse per centrare l’obiettivo.

1) Togliere il grasso

Poco conta se una ricerca dell’Università di Oxford ha stabilito che il grasso sui glutei non è dannoso per l’organismo ma lo protegge dalle malattie metaboliche. Il fatto è che un eccesso di adipe appesantisce e toglie armonia al lato B. Attenzione allora a quello che si porta in tavola. Niente eccessi calorici, quindi, per evitare che i grassi si accumulino proprio lì. Il che vuol dire non esagerare con i dolci e neppure con i grassi, quelli che si trovano nei formaggi e negli snack salati, negli intingoli e nei fritti. I cosmetici giusti? Aggrediscono i cuscinetti con principi attivi come la caffeina, la carnitina, la fosfatidilcolina e gli estratti di alghe e di piante marine in grado di limitare lipogenesi, il processo di deposito dei grassi e attivare la lipolisi, il meccanismo inverso di rilascio dei lipidi.

2) Ridare tono

La forza di gravità lo trascina verso il basso. Per risollevare il lato B serve innanzitutto rimettere in moto la muscolatura. L’esercizio migliore? Salire le scale, un movimento che si può riprendere anche a casa o in palestra utilizzando uno stepper o gli appositi macchinari che simulano la salita. Ottima scelta anche quella di nuotare mentre non hanno grande effetto sui muscoli dei glutei il camminare e l’andare in bicicletta.

3) Aggiungere volume (quando serve)

I glutei piatti non sono certo sensuali. Ci sono nuovi trattamenti cosmetici che funzionano come “iniezioni” di grasso localizzate. Contengono principi attivi che hanno la prerogativa di favorire il deposito localizzato di lipidi in modo che la parte interessata si rimpolpi e in più vantano un effetto tonificante che aiuta a migliorare il profilo della parte posteriore. Anche in questo caso la regolarità nell’impiego premia: meglio continuare per almeno un mese al ritmo di due applicazioni quotidiane per vedere i risultati.