13/05/2019

Corpo: strategie per una pancia piatta

Alberta Mascherpa Pubblicato il 13/05/2019 Aggiornato il 13/05/2019

Per ottenere una pancia piatta e tonica servono strategie combinate di leggerezza. Per indossare sicure anche l’abito più attillato

pancia piatta

Persino le magre per costituzione a volte lamentano quel rotolino sulla pancia, un problema che si fa ovviamente più importante man mano che i chili aumentano.

Se la spiaggia si avvicina, meglio moltiplicare gli sforzi per ritrovare un ventre più piatto e sodo, pronto per il bikini. La prima, preziosa strategia?

L’utilizzo di un prodotto snellente se ci sono rotondità oppure di un rassodante se il problema sono i cedimenti.

Entrambi possono essere accompagnati da un massaggio speciale, l’ampuku giapponese, dal forte effetto rilassante: si applica il prodotto poi, distese, tranquille, con le mani sovrapposte, si eseguono pressioni in senso orario disegnando lentamente cerchi concentrici, dalla parte più esterna del ventre fino all’ombelico. Mentre si preme si espira, si rilascia durante l’espirazione.

A tempo di record con i patch

Poca voglia di «impiastricciarsi» di crema? Per snellire e dare tono ci sono i patch: si mettono e non si vedono neppure sotto l’abbigliamento attillato, sono super-concentrati in caffeina, alghe, carnitina, ginkgo e rosmarino contro grasso e cedimenti. In più l’estratto di capsicum, il peperoncino, riscalda stimolando il microcircolo per potenziare l’effetto rimodellante.

Prima di mettere sia le creme che i patch può essere utile comunque una bella “strigliata” sotto la doccia. Con una spazzola in setole naturali oppure un guanto in luffa si massaggia la pancia in senso circolare per eliminare le cellule morte, levigare e ossigenare la pelle: in aggiunta si possono mettere sul guanto tre, quattro gocce di olio essenziale di rosmarino tonificante o di finocchio che aiuta a sgonfiare.

Tutte al parco

Il movimento? Serve sicuramente ma ora che è bello meglio farlo all’aperto perché stando al sole si fa il pieno di vitamina D che secondo uno studio del Centro Medico Universitario di Leida in Olanda regola la secrezione dell’insulina che a sua volta gioca un ruolo chiave nel metabolismo degli zuccheri: troppa insulina fa aumentare l’appetito, blocca la lipolisi e favorisce l’accumulo di grasso.

Su le spalle

Da non dimenticare infine l’importanza della giusta postura. Rimanere a lungo con la schiena curva provoca una deviazione di un muscolo, lo psoas, e sposta verso l’esterno il grasso addominale, persino in chi è magro.

Soluzione? Appoggiare bene la schiena, tenere la testa alta, le spalle rilassate, verificare spesso che non si ceda con la zona lombare. Quando si cammina invece attenzione a non portare in fuori il bacino ma al contrario «risucchiare» l’ombelico verso l’interno, un movimento che fa rientrare la pancia e per di più la tonifica.