Cellulite: tutto il bello (e il buono) dei fanghi
Ideali per drenare liquidi e scorie, sono perfetti per rimineralizzare la pelle perché ritrovi tono. Senza dimenticare che aiutano a rilassarsi e, nella versione calda, ritemprano nella giornate più fredde
Volete depurare l’organismo, allentare la pesantezza alle gambe, contrastare la cellulite e vi piacerebbe farlo in tutto relax? Provate con i fanghi.
L’argilla, l’ingrediente base che li compone, ha di per sé una valenza assorbente che aiuta a liberare il corpo da scorie e liquidi.
Arricchiti è meglio
All’argilla possono essere aggiunti altre sostanze. «Gli ingredienti che vengono uniti ne potenziano l’efficacia soprattutto se si tratta di mucillagini di alghe e acqua marina dalle spiccate proprietà detossinanti» spiega Silvia Mittelberger, spa manager di Adler Spa Resort Dolomiti.
«Altre preziose aggiunte possono essere gli estratti di centella, mirtillo, edera, vite rossa e ippocastano che stimolano la circolazione e il drenaggio così come gli oli essenziali di cipresso, pompelmo, lemongrass, cannella e zenzero mentre gli oli vegetali ammorbidiscono la pelle e la rendono elastica».
Caldi o freddi?
I fanghi a caldo sfruttano l’azione del calore che, aprendo i pori e favorendo la sudorazione, rendono il trattamento particolarmente efficace nel caso di adiposità localizzate. I fanghi freddi invece sono ottimi per riattivare la circolazione, ridurre il gonfiore, soprattutto a livello degli arti inferiori, e dare tono al tessuto.
Mentre i fanghi freddi non hanno controindicazioni, quelli caldi sono sconsigliati in presenza di vene varicose, capillari dilatati e difficoltà circolatorie. Meglio evitarli anche se la pelle è particolarmente sensibile perché il calore potrebbe infiammarla e irritarla.
Su tutto il corpo o su una parte
Come per tutti i trattamenti detossinanti, stendere il fango su tutto il corpo garantisce un’azione depurativa molto efficace; ma ci si può comunque limitare alla parte bassa della corpo se l’obiettivo è contrastare gonfiori e cellulite.
«Il fango viene steso sulla pelle pulita, dopo una doccia preparatoria, con l’aiuto di un pennellino speciale a setole morbide e lasciato in posa dai 15 ai 40 minuti» spiega l’esperta. Mettendo sopra una coperta che sviluppa calore si potenzia la penetrazione delle sostanze attive e l’efficacia riducente e rimodellante del fango diventa maggiore.
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