Cellulite: combattila a 360°

La bacchetta magica non funziona quando si parla di cellulite. Anche la medicina estetica ha ormai ben chiaro questo concetto: l’approccio nei confronti di cuscinetti e pelle a buccia di arancia deve considerare l’intera persona, nella sua globalità. Non a caso è nato da poco quello che si definisce il “coaching anti cellulite”, un percorso guidato dove i trattamenti singoli lasciano il campo a quelli combinati e gli stili di vita giocano un ruolo importante.

Azioni combinate

La conferma arriva dalla dottoressa Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano secondo la quale occorre cambiare approccio al problema muovendosi in due direzioni. La prima? Non ricorrere a un solo trattamento ma combinarne più di uno alla volta: in questo modo i benefici che si ottengono in termini di risultati sono decisamente superiori e più duraturi.

Tenendo come base la carbossiterapia, trattamento principe contro la cellulite, è possibile abbinarvi la mesoterapia o le onde d’urto: nel primo caso l’anidride carbonica, utilizzata per stimolare la rigenerazione cellulare, potenzia gli effetti della mesoterapia che riduce la ritenzione idrica, drena i tessuti dalle scorie e migliora la circolazione. Nel secondo caso le onde d’urto agiscono direttamente sul metabolismo cellulare con un effetto rigenerativo importante. L’uso combinato con la carbossiterapia permette un’azione in profondità sia per combattere la cellulite sia per restituire alla pelle una maggiore tonicità.

Cambiare stile di vita

Importante poi, e questo è il secondo modo nuovo di approcciare il problema, si va a guardare tutta la persona: la cellulite è nella maggior parte dei casi il frutto di errate abitudini e non può essere combattuta semplicemente con qualche seduta dal medico estetico oppure in istituto. Occorre una visione più ampia che consideri ad esempio il fatto che, pur essendo legata a fattori genetici, la cellulite dipende spesso dalla ritenzione idrica, da un’alimentazione poco equilibrata e dallo scarso movimento.