Bagno turco: rilassante e detox
Avvolte da un vapore umido, si suda liberando le tossine che appesantiscono e rendono opaca la pelle
Il primo, aperto a Torino ormai più di ventina di anni fa, era un luogo d’incontro solo per donne. Ora i bagni turchi sono presenti in tutte le città, destinati a una clientela mista, sia femminile che maschile. Affascinante tradizione medio-orientale, quella del bagno turco è una pratica che all’effetto depurativo profondo unisce una benefica azione distensiva e rilassante, preziosa per allentare lo stress e regalare energia e benessere.
Disintossicante e anticellulite
A differenza della sauna dove il calore è secco, nell’hammam il locale è saturo di vapore acqueo: in un’atmosfera dalle luci soffuse ci si siede su panche di granito lasciandosi avvolgere da un calore che raggiunge i 40-50 gradi con un grado d’umidità del 100%. Il vapore umido apre i pori e libera le tossine profonde: la sudorazione abbondante ha un immediato effetto disintossicante, prezioso per alleggerire il fisico dalla zavorra di scorie che favoriscono l’accumulo di chili e l’aggravarsi di inestetismi come la cellulite.
Il vapore “libera” la pelle, ma non solo
Senza dimenticare che liberata da cellule morte e impurità anche la pelle “respira” meglio e recupera elasticità e luminosità: l’umidità che rimane a contatto della cute funziona per altro come una sorta di idratazione “forzata” di cui beneficiano in modo particolare le epidermidi secche, ruvide e segnate dal sole. La sosta prolungata al caldo decontrae i muscoli, allenta le tensioni e regala una piacevole sensazione di benessere e di relax.
Il vapore umido favorisce la liberazione di bronchi e polmoni dalle impurità: il bagno turco è un toccasana quindi per chi ha problemi respiratori, per i fumatori e per chi vive nelle grandi città immerso costantemente nello smog. Aiuta inoltre a normalizzare la pressione arteriosa ed è indicato in caso di acne con ipeseborrea per la sua azione di pulizia profonda.
Sconsigliato quando…
Vietato invece fare l’hammam in presenza di problematiche di pelle come la psoriasi e l’herpes che peggiorano con l’umidità. No anche nel caso di asma allergica e attenzione quando la pressione è bassa perché il calore può abbassarla ulteriormente. Vietato poi pensare che una sosta prolungata nell’hammam faccia dimagrire: è utile per eliminare scorie e liquidi, per limitare il gonfiore ma non fa bruciare grassi.
Unico vantaggio è un leggero aumento del metabolismo dovuto alla necessità del corpo di mantenere la giusta temperatura e che può essere di aiuto nel ritrovare la forma fisica insieme a movimento e giuste attenzioni a tavola.
Il tempo massimo di permanenza? Non più di venti minuti.
Utile passare più volte dal calidarium, la stanza calda, al tepidarium, quella più tiepida, e viceversa per mettere in atto un processo di dilatazione e contrazione dei vasi che funziona come una benefica ginnastica vascolare capace di dare ossigeno e nutrimento a tutti i tessuti del corpo.
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