Zecche: un pericolo da cui difendersi
Se siete amanti di trekking e passeggiate nei boschi attenti alle zecche. Il loro morso può veicolare malattie pericolose. Ecco cosa fare per non correre rischi
Campeggio, trekking, arrampicata, caccia o raccolta di funghi. È proprio in queste situazioni, molto diffuse nel nostro Paese, che si può essere morsi da una zecca, un insetto che ama le aree boschive, umide, ombreggiate e ricche di vegetazione spontanea. Il cambiamento del clima sta favorendo una maggiore proliferazione di questo parassita, che può trasmettere diverse malattie, dalla borreliosi di Lyme, alla rickettsiosi, alla febbre ricorrente e molte malattie virali.
Un problema in aumento
Tra le malattie che questi insetti trasmettono la più seria è l’encefalite da zecca o TBE. Negli ultimi 30 anni, il numero di casi è aumentato di quasi il 400% in Paesi come Austria, Germania, Svizzera, Paesi scandinavi e regione balcanica. In Italia, le principali zone a rischio sono il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e il Trentino Alto Adige.
Meglio vaccinarsi
Per essere contagiati è sufficiente un morso di zecca infetta, per questo l’Organizzazione mondiale della sanità e lo European centre for disease prevention and control raccomandano la vaccinazione per le persone che vivono o visitano frequentemente le aree a rischio. È raccomandata anche in Italia, ai residenti di alcune regioni, a chi pratica professioni a contatto con la natura, ai villeggianti che si recano in zone boschive, prati e campi aperti, agli amanti del trekking e della campagna, sia adulti che bambini.
I prodotti che le respingono
In aggiunta alla vaccinazione, ricordatevi di utilizzare repellenti sulla pelle e sui vestiti (quelli specifici per abiti non devono essere usati sulla pelle) e indumenti protettivi che coprono braccia e gambe. Dopo aver trascorso del tempo all’aria aperta, toglietevi gli abiti prima di entrare in casa ed esponeteli alla luce del sole, oppure lavateli.
Se vi hanno morso
In caso di morso, rimuovete subito la zecca effettuando con una pinzetta un leggero movimento di trazione-rotazione. Non usate olio, alcol o altre sostanze emollienti o disinfettanti per evitare che la zecca rigurgiti, aumentando il pericolo d’infezione.
Subito dal medico
Il problema è che più della metà dei malati è ignaro di essere stato morso: scopre di essere stato infettato soltanto dopo analisi approfondite. Nel 70-90% dei casi infatti il morso non viene avvertito, perché nella saliva dell’animale è contenuta una sostanza che ha un effetto anestetico nelle ghiandole salivari. È opportuno che chi si rende conto di essere stato morso si rivolga subito al medico, informandolo sui viaggi fatti nel mese precedente la comparsa dei sintomi.
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