Vacanze esotiche: la mappa delle zone “no”
Un viaggio che si trasforma in un incubo? Meglio informarsi in anticipo per evitare brutte sorprese. Ecco le aree più a rischio e i vaccini da fare
Secondo l’Istituto superiore di sanità, circa l’8% di chi viaggia in aree tropicali necessita di cure mediche durante o dopo il viaggio.
Tra le aree più a rischio di malattie infettive, il continente africano, il Sud est Asiatico, l’America Latina e il Medio Oriente.
Per l’Africa ci sono differenze: quella sub-sahariana è ad alto rischio di malaria (del tipo più pericoloso), mentre nel Nord Africa, così come nel Sud est Asiatico, sono più diffuse le infezioni intestinali come epatite A, tifo e colera. Nell’America Latina, oltre all’elevata frequenza delle infezioni intestinali, sono diffuse quelle virali trasmesse da zanzare (Zika, Dengue e Chikungunya).
Le malattie per cui esiste il vaccino
Tra le malattie più rischiose c’è la febbre tifoide: si trasmette ingerendo alimenti infetti, ma anche per contatto con individui contagiati. Si presenta con febbre alta, dolori addominali e diarrea. La prevenzione passa innanzitutto attraverso l’igiene, in particolare il lavaggio delle mani dopo l’uso del bagno e prima del contatto col cibo. Sono due i vaccini disponibili: quello per bocca assicura un tasso di protezione intorno al 67% fino a 7 anni dopo l’ultima dose, quello iniettabile ha un tasso del 72% dopo un anno e mezzo e del 50% dopo 3 anni.
Febbre gialla: molto diffusa in Africa, si trasmette attraverso diverse specie di zanzare. Si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea e risulta mortale in più del 50% dei casi. L’unica protezione efficace è rappresentata dal vaccino, somministrato in due dosi: assicura protezione totale per tutta la vita ed è ben tollerato.
Epatite A: il contagio avviene per ingestione di cibo e acqua contaminata, ma anche per contatto con un individuo infetto. Febbre alta, nausea, vomito, ittero i segnali caratteristici. Si somministra una dose almeno 10-15 giorni prima del viaggio e si fa un richiamo entro 6-12 mesi: protegge per tutta la vita.
E quelle per cui si può fare solo prevenzione
La malaria è una malattia endemica in vaste zone dell’Asia, Africa, America latina e centrale, isole caraibiche e Oceania. Il contagio avviene attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare. I sintomi (febbriciattola, dolore osseo, mal di testa, nausea) possono essere confusi con quelli di una banale influenza. Non esiste un vaccino: per prevenirla si effettua una profilassi a base di farmaci da iniziare con largo anticipo prima del viaggio. Neppure per il virus Zika, esiste un vaccino: l’unica forma di prevenzione è evitare le punture di zanzare, specialmente delle zanzare tigre.
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