Tatuaggi e piercing: conosci i rischi?
Se fatti in centri non autorizzati, con materiale non certificato o infetto, tatuaggi e piercing possono causare eruzioni cutanee, dermatiti, infezioni. Un adolescente su 4 racconta di aver avuto problemi
Un disegno sulla spalla, le iniziali di un amore sulla caviglia. Un orecchino all’ombelico, un piccolo gioiello luccicante sul naso. Qualsiasi segno si scelga, tatuaggi e piercing sono testimonianze di vita vissuta che piacciono sempre di più. Ma, nonostante siano così diffusi, continuano a non essere esenti da rischi. Li ricorda il professor Antonino di Pietro nel manuale “Per la tua pelle” (Sperling&Kupfer): eruzioni cutanee, dermatiti allergiche, fino a evenienze più gravi, come le infezioni (dall’epatite B e C, fino all’Aids).
Chi si sottopone a un tatuaggio ha un rischio 3,4 volte più alto di contrarre l’epatite C. Per il piercing, il rischio è 2,7 volte maggiore. Una ricerca dell’università di Roma Tor Vergata su 2500 liceali ha rilevato che il 24% ha avuto complicanze infettive.
Come si trasmette l’infezione
L’infezione si trasmette principalmente attraverso il riutilizzo di aghi monouso, materiali non sterilizzati, inchiostro contaminato con sangue infetto. Il rischio aumenta quando le procedure vengono eseguite da non professionisti, in strutture con scarse condizioni igieniche, con strumenti improvvisati o in situazioni non regolamentate come la spiaggia o la propria casa.
Così siete sicuri
Rivolgetevi solo a centri autorizzati e conosciuti, accertandovi che vengano utilizzati aghi monouso o sterilizzati, colori e materiali certificati. Non coprite nei e lentiggini con un tatuaggio: il colore non consentirebbe di tenere sotto controllo i cambiamenti della pelle, un’operazione fondamentale per la diagnosi precoce di melanoma, un tumore molto aggressivo. Per lo stesso motivo, nelle aree di cute libera sono preferibili disegni piccoli e poco colorati.
Dopo il tatuaggio
Dopo il tatuaggio, coprite la zona con una garza di cotone per evitare lo sfregamento con maglie e camicie e non bagnatelo per 24 ore. Niente sole per almeno una settimana, sì (dopo 24 ore dall’applicazione) a impacchi freddi con soluzione fisiologica o antisettici per lenire il gonfiore. Poi spalmate una crema idratante anallergica (no creme antibiotiche non prescritte dal dermatologo). Evitate vestiti attillati che possono irritare la cute e al minimo segnale di irritazione rivolgetevi al medico.
Dopo il piercing
Il piercing va applicato su persone sane, che non soffrano di allergie cutanee o dermatiti ricorrenti. La cute deve essere detersa con un disinfettante non alcolico, priva di escoriazioni o eruzioni. Il gioiello non va rimosso dalla sede per tre giorni.
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