Stress: prova il massaggio pre-gara psicofisico
Nato rilassare mentalmente gli sportivi, predisponendoli a migliori prestazioni fisiche, è in realtà un trattamento perfetto per chiunque, perché induce calma, tranquillità e profondo benessere
È stato presentato a Riminiwellness 2024 perché è stato messo a punto per regalare equilibrio mentale agli sportivi e migliorare le loro performance atletiche, ma il massaggio pre-gara psicofisico ha una forte valenza riequilibrante e di benessere che lo rende consigliabile anche a chi non pratica sport e, semplicemente, vuole contrastare lo stress e i suoi effetti deleteri. Ce ne parla Bruno Carpitelli, massaggiatore e direttore didattico della Tao – Scuola Nazionale di Massaggio.
La seduta fonde manovre di massaggio e insegnamenti della medicina occidentale con manualità e tecniche di stimolazione energetica proprie di quella cinese.
Tre punti chiave
Per alleviare le tensioni e regalare calma ed equilibrio psicofisico, il massaggio fa leva su tre condizioni-chiave che apportano rilassamento: l’apertura della respirazione, perché sbloccarla ha il potere di riportare tranquillità e relax, la riarmonizzazione dell’energia vitale, un concetto tipico delle medicine orientali, e la mobilizzazione articolare, che procura distensione, senso di leggerezza, di scioltezza e quindi benessere. Per raggiungere questi tre obiettivi si serve di manualità e di tecniche variegate e di diversa origine, che si fondono tra di loro in un insieme di grande efficacia.
Le manovre
Il protocollo prevede un lavoro che dura 40-50 minuti e si apre con la persona supina: le manovre interessano la testa, le orecchie e il collo, per poi scendere alla zona toracica e arrivare a concentrarsi sul diaframma. La seconda parte della seduta si svolge invece con la persona prona e coinvolge la schiena, gli arti superiori e quelli inferiori.
- Sul capo, sulle orecchie e sul collo vengono eseguite manualità che si richiamano alle medicine energetiche e all’auricoloterapia, una forma di riflessologia che permette di agire su altre parti del corpo toccando precisi punti del padiglione: lo scopo di queste stimolazioni è regalare distensione e armonia. Anche le neuroscienze spiegano il rilassamento che queste manovre procurano: in queste zone del corpo passa in superficie il nervo vago, il principale nervo del sistema nervoso autonomo parasimpatico, ed è perciò più facile stimolarlo, inducendo un rallentamento della respirazione, del battito cardiaco, un abbassamento della pressione sanguigna e quindi un senso di calma e tranquillità. Grazie al lavoro sul nervo vago si ha anche indirettamente un effetto sul cortisolo, l’ormone dello stress, di cui viene ridotta la concentrazione nel sangue.
- Le mani dell’operatore si spostano poi sul torace, dove allentano le tensioni dei muscoli coinvolti nella respirazione, cioè soprattutto gli intercostali e il diaframma. In questo modo la respirazione torna ad essere più completa e profonda, trasformandosi a sua volta in una fonte di rilassamento e benessere.
- Sulla schiena, invece, il massaggiatore stimola le linee energetiche della medicina cinese, per restituire equilibrio all’organismo. Poi compie manovre di mobilizzazione articolare sulle braccia e sulle gambe, sfruttando tecniche che permettono di sciogliere le articolazioni, ridurre le tensioni localizzate e accrescere ulteriormente il benessere di chi riceve il trattamento.
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