Prurito diffuso? Forse i vestiti non sono di qualità
Molte dermatiti da contatto sono causate da abiti e accessori di cattiva qualità. Ecco 7 consigli per uno shopping che fa bene alla pelle
Il 7% delle dermatiti italiane è provocato da capi di abbigliamento prodotti con colori non sicuri o sostanze nocive: lo rivela uno studio dell’Associazione tessile e salute, commissionato dalla Commissione europea DG Enterprise. Dei 440 casi di dermatite da contatto esaminati, il 70% circa è risultato causato dai tessuti, il 16,5% dagli accessori metallici, il 14,4% dalle calzature.
Dall’eritema al bruciore
I sintomi? Eritema, gonfiore, prurito, bruciore, a volte anche bolle e vescicole, orticaria e follicolite. La dermatite da contatto si localizza specialmente sul tronco, la pancia e le gambe. Le principali sostanze responsabili: formaldeide (aggiunto nella lavorazione del cotone), dimetilfumarato (un fungicida), cromati (usati per pellami e scarpe), nichel (presente negli accessori metallici, come fibbie e bottoni, ma anche nei coloranti dei tessuti, come il blu). Dallo studio è emerso che il 95% di questi capi arriva dall’Estremo Oriente.
I consigli degli esperti per ridurre i rischi
- Acquistate marchi europei. Purtroppo la dicitura “made in Italy” non è una garanzia, perché molti capi che la riportano sono prodotti nei Paesi orientali e poi rifiniti da noi, aggiungendo un bottone o una cucitura.
- Attenzione ai colori. I coloranti sono le sostanze più responsabili di dermatiti, soprattutto i cosiddetti dispersi, così chiamati perché la tintura avviene per dispersione: sono specialmente i blu e i rossi. Evitate i colori scuri, come il nero. Meglio un jeans sbiadito che uno blu scurissimo.
- Cercate il logo della certificazione, come Oeko-Tex, Ecolabel e Vis (Vestire in salute): confermano l’assenza di coloranti dispersi, residui di metalli pesanti e sostanze cancerogene.
- Comprate solo da rivenditori conosciuti e non acquistate a prezzi stracciati. Bancarelle e mercati offrono spesso (ma non sempre) merce senza etichetta, di dubbia provenienza. Se decidete di comprare al mercato, controllate che ci sia l’etichetta con l’indicazione dei componenti.
- Lavate un capo nuovo prima di indossarlo e diffidate di quelli che perdono molto colore durante il lavaggio. Stesso accorgimento per le lenzuola da letto.
- Non demonizzate il sintetico: se di ottima qualità, è più sicuro di uno naturale trattato con sostanze tossiche. Non è sempre vero che le fibre naturali siano più ecologiche e salubri di quelle sintetiche.
- Non grattatevi, cercando di resistere, se un capo vi dà fastidio, ma spogliatevi il prima possibile.
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