Turismo dentale: 4 cose da sapere
Costi troppo bassi, interventi frettolosi, nessuna garanzia: i rischi spesso superano i benefici. Ecco a cosa fare attenzione
Del “turismo dentale”, ossia del ricorso a professionisti esteri per le cure dentistiche, di solito in Paesi dell’Europa dell’est, dalla Croazia all’Albania, si è parlato molto, sia in positivo che in negativo.
Secondo specialisti italiani, il 30% di chi si rivolge a strutture straniere deve poi sottoporsi a nuovi interventi.
Perché non è una buona idea
I problemi insorgono in genere perché le protesi vengono installate senza aver rimosso infezioni, carie o vecchie ricostruzioni, senza provare la masticazione, senza verifiche funzionali o estetiche, senza curare eventuali infezioni da piorrea, che richiedono diverse settimane di cura.
Tra coloro che si recano da professionisti italiani dopo essere stati all’estero, circa il 60% lamenta infezioni non curate, il 15% protesi adattate in modo affrettato o non funzionali, il 20% l’utilizzo di materiali non conformi o non di qualità (per esempio con elevate quantità di nichel non dichiarato).
4 controindicazioni su cui riflettere
Ecco allora 4 aspetti da considerare prima di decidere di andare a farsi curare i denti fuori dai confini italiani.
- L’interlocutore con cui ci si confronta è un addetto commerciale e non con un medico.
- I costi troppo bassi non possono essere spiegati solo con il diverso regime fiscale (attenzione ai materiali scadenti).
- Molti interventi necessitano di tempi biologici di guarigione di tessuti e denti, di valutazione funzionale ed estetica, di cura delle infezioni. All’estero si va al massimo per una settimana, molto raramente si torna una seconda volta. È evidente che gli interventi, anche se svolti con la massima professionalità e con materiali di qualità, vengono eseguiti in fretta, senza dare tempo ai tessuti, ai denti e alle gengive di guarire, escludendo terapie ortodontiche, interventi chirurgici per salvare i denti, cure per le infezioni ossee.
- Molte cliniche estere affermano di garantire i risultati, anche a vita, ma è evidente che, non svolgendo visite di controllo e verifica, qualunque garanzia è del tutto teorica, anche perché sarebbe necessario recarsi di nuovo all’estero.
Per scegliere nel modo giusto
Prima di scegliere il dentista bisogna valutare il metodo di lavoro, l’organizzazione dello studio, la trasparenza sui prezzi, l’informazione sui materiali (una parte significativa del costo di un impianto deriva da questo aspetto). Si consiglia poi di di richiedere una certificazione scritta che comprenda anche le visite di controllo.
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