15/01/2019

Pelle più luminosa? Scegli trattamenti al tartufo

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 15/01/2019 Aggiornato il 15/01/2019

Illuminante e rigenerante, il tartufo è un ingrediente luxury per sublimare la bellezza della pelle (e non solo)

tartufo pelle

Le sue origini sono molto antiche. Sembra che fosse consumato addirittura ai tempi di Sumeri e Babilonesi. In Europa, la prima testimonianza scritta del tartufo la possiamo trovare nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio (23-29 circa d. C.).

È un fungo a forma di tubero che vive sottoterra in simbiosi con le radici di alcune piante.

Un prezioso alleato

Dall’aroma inconfondibile, e dal prezzo esorbitante, la varietà bianca di questo ingrediente a cinque stelle (chiamata Tuber magnatum pico), è un prezioso alleato – nel senso più stretto del termine – per la giovinezza della nostra pelle, come ci spiega il professor Umberto Borellini, cosmetologo.

  • In primo luogo, il tartufo è una componente definita “psico-estetica” dagli addetti ai lavori, perché come tutte le altre sostanze di lusso (diamante, caviale, oro, etc.) fa leva su una forte connotazione emozionale del consumatore, che lo percepisce come qualcosa di esclusivo e pertanto high performance.
  • Ha proprietà schiarenti, in quanto alcuni tra i suoi attivi sono in grado di contrastare il workout dell’enzima tirosinasi, responsabile della colorazione della cute, riducendo la formazione di iper-pigmentazioni.
  • È un elisir antietà, grazie alla ricchezza in oligoelementi, soprattutto magnesio e calcio, e per due specie di peptidi, lisina e metionina, che aiutano la nostra pelle a rigenerare le fibre di collagene e di elastina.

Questione… di naso

Il sentore del tartufo è dato da una molecola di tipo idrocarburico, che nei cosmetici può essere molto forte se l’estratto utilizzato sfrutta la componente attiva di questo fungo-tubero. Nel caso, l’odore caratteristico può essere coperto con delle fragranze complementari. Se invece si impiega in formulazione l’estratto secco, il suo aroma è meno persistente. Si può considerare un afrodisiaco naturale, la ricerca scientifica infatti ha sottolineato come nel profumo del tartufo siano presenti feromoni, ovvero sostanze chimiche in grado di stimolare i sensi.