Occhio secco? “Occhio” a quei 10
La sindrome dell'occhio secco colpisce il 90% delle donne in menopausa, ma sempre di più anche le più giovani, per colpa di 10 fattori, tutti da conoscere
La sindrome dell’occhio secco predilige il sesso femminile soprattutto dopo i 35-40 anni di età, le donne in gravidanza e in menopausa. Ecco le cause accertate, sulle quali possiamo intervenire.
- Smog. Dovuto alle emissioni dei gas di scarico di auto, caldaie e fabbriche, irrita gli occhi e alterna la lacrimazione.
- Fattori ambientali e climatici. Sole, ambienti polverosi, fumosi, con vapori chimici, alterano il film lacrimale.
- Allergie. A lungo andare si complicano, causando secchezza oculare.
- Malattie. Molte sindromi autoimmuni, come ipotiroidismo e ipertiroidismo, artrite reumatoide, lupus hanno effetti negativi.
- Farmaci, per esempio: antidepressivi, antistaminici, decongestionanti nasali, sedativi ansiolitici, contraccettivi orali, betabloccanti, diuretici.
- Lenti a contatto, soprattutto quando non si scelgono “usa e getta” e quindi si usano soluzioni igieniche ricche di disinfettanti e conservanti.
- Lavoro al computer. La scarsa umidificazione dell’ambiente, resa più precaria dalle microventole di raffreddamento dei computer e delle altre apparecchiature, il prolungato senso di impegno e attenzione, lo stress posturale, provocano alla lunga un netto rallentamento dell’ammiccamento palpebrale.
- Abuso di tablet e smartphone. L’ammiccamento si riduce e la postura in avanti del collo altera l’apertura palpebrale, quando si trascorre troppo tempo a chattare, navigare, postare. Per questo è bene non esagerare con questi device.
- Fumo. È causa di quasi il 30% dei casi di occhio secco, per vari motivi. Le donne che fumano rischiano di sviluppare una disfunzione del film lacrimale 4 volte di più rispetto alle non fumatrici. Anche i fumatori passivi hanno un rischio aumentato.
- Altre cause. L’occhio secco può essere associato a: rosacea, degenerazioni della cornea presenti dalla nascita o acquisite, congiuntivi batteriche, allergiche o virali, herpes zoster, infiammazioni delle palpebre (blefariti), interventi di chirurgica oculare o delle palpebre (blefaroplastica), uso di tossina botulinica per fini estetici.
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