Occhi: 6 piante per un pronto soccorso naturale

Quando un disturbo oculare dura più di tre giorni o si ripresenta più volte durante l’anno bisogna rivolgersi all’oculista ma per i comuni fastidi la natura può essere un valido e veloce rimedio.

In questo caso versare un cucchiaio raso del rimedio scelto in una tazza d’acqua bollente e lasciar agire per almeno dieci minuti. Filtrare, lasciar raffreddare e utilizzare l’infusione per sciacqui o impacchi tiepidi o freschi.

Le erbe salva-occhi

Eufrasia. Definita la pianta degli occhi dalla tradizione erboristica, ha proprietà antinfiammatorie e anti rossore grazie ad una sostanza chiamata rinantina. Particolarmente utile nei casi di orzaioli e secchezza oculare. Si usa sotto forma di collirio o di infuso tiepido, utilizzando garze imbevute.

Camomilla. Decongestionante e idratante, l’azulene contenuto nella camomilla, rende la più famosa delle erbe officinali utile in caso di palpebre gonfie e occhiaie. Rimedio di eccellenza per chi sta molte ore al computer.

Fiordaliso. Fiore ricchissimo di flavonoidi, è disinfettante e riequilibrante. Si utilizza sotto forma di acqua di fiordaliso si trova già pronta in erboristeria. Utile nelle congiuntiviti, in caso di occhi irritati da trucco pesante, dalle lampade solari. L’acqua di fiordaliso si può usare quotidianamente al posto del tonico.

Malva. Lenitiva ed emolliente essendo ricca di mucillagini solubili, è particolarmente indicata per chi usa le lenti a contatto e per le persone fotosensibili. Favorisce l’idratazione oculare e previene i disturbi oculari in età avanzata.

Calendula.  Disinfiammante e protettiva del microcircolo, grazie ai carotenoidi e alle saponine, è la pianta più adatta per gli occhi chiari, delicati, sensibili alla polvere e all’inquinamento ambientale.

Meliloto. Grazie alle cumarine rinforza il microcircolo. Rimedio d’eccellenza per gli occhi che si arrossano facilmente, per chi usa molto gli occhi per lavoro.