Influenza in arrivo. Ecco cosa ci aspetta
Gli specialisti identificano i virus che saranno in circolazione e metteranno a tappeto 4 milioni di italiani e ricordano l’importanza di prevenire e curare bene l’influenza
L’inverno è in arrivo e milioni di italiani si preparano ad affrontare, come ogni anno, l’arrivo dell’influenza stagionale. Saranno circa 200 i virus in circolazione. Ma che inverno ci aspetta?
Le due nuove varianti
La stagione influenzale in arrivo non sembra pesantissima, con un numero di casi leggermente sotto la media. «Ci aspettiamo circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza leggermente inferiore rispetto agli scorsi anni», afferma Fabrizio Pregliasco, virologo. «A questi 6 milioni che saranno colpiti da influenza vanno aggiunti altri 8 milioni che contrarranno gli altri virus simil-influenzali».
Due le nuove varianti virali che si diffonderanno: H3N2 e H1N1, le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze.
Saranno presenti anche i virus B/Colorado e A/Kansas, già noti dalle precedenti stagioni. E gli italiani come la prenderanno?
I giudiziosi
Il 55% reagisce nel modo giusto: si mette a riposo, assume farmaci di automedicazione e contatta il medico solo se dopo tre giorni non nota un miglioramento, rivela un’indagine di Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione). Il resto non sempre si comporta nel modo corretto.
Gli iper apprensivi
Gli iper apprensivi, per esempio, (18,4% uomini e 15% donne) contattano subito il medico o addirittura si recano al Pronto Soccorso, rischiando di intasare il servizio e infettare gli altri.
Gli stakanovisti
Gli stakanovisti si trascurano: il 22,4% fa finta di nulla. «Mai fare gli eroi», suggerisce il professor Pregliasco. «Altrimenti si fa il gioco del virus, rischiando che non passi e aumentando il rischio di complicanze».
I navigatori
Una percentuale di persone si affida al consiglio di amici e parenti o a ricerche su Internet. Un comportamento diffuso soprattutto tra gli uomini (8,8%, rispetto all’1,2% delle donne). «Mai fidarsi del passaparola, reale o virtuale», ribadiscono gli esperti.
I frettolosi
I frettolosi sono coloro che non aspettano di essere guariti completamente e riprendono prima del tempo la vita di sempre. «Se la guarigione non è completa – ammonisce Pregliasco – aumenta il rischio di esporsi a sovra-infezioni batteriche delle vie respiratorie. Meglio riprendere gradualmente i ritmi consueti per non stressare il sistema immunitario».
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