Capelli: più dormi e più sono forti

Dormire poco e in orari sbagliati ha riflessi negativi sulla bellezza della chioma. A sostenerlo è il dottor Fabio Rinaldi, dermatologo a Milano e presidente dell’HIRF (International Hair Research Foundation) che da cinque anni si occupa di analizzare la relazione che intercorre tra i ritmi circadiani del corpo e lo stato di salute di tutto l’organismo, della pelle e dei capelli in particolare.

Se il sonno non è come dovrebbe

La verifica di come la qualità del sonno possa incidere su quella della chioma è stata fatta analizzando 34 soggetti che riferivano un diradamento e una caduta dei capelli piuttosto marcata, fenomeni che non avevano però nessun rapporto con le cause classiche responsabili di queste problematiche.

Emblematico al proposito è il caso di una ricercatrice di biologia marina che lavorava in Antartide e al suo ritorno dalle missioni accusava un’importante caduta dei capelli. La ragione? Non tanto il numero di ore di sonno per notte ma l’ora insolita in cui si addormentava e l’esposizione alla luce fino alle due del mattino nel periodo di luce continua.

Se l’orologio “sballa”

L’indebolimento dei capelli è quindi il segnale più evidente e precoce di un’alterazione generale dell’organismo che alla lunga può determinare la comparsa di problemi di salute. Quando infatti l’orologio centrale del corpo, la ghiandola pineale del cervello, “sballa”, anche tutti gli orologi periferici compresi quelli che risiedono nei bulbi non riescono più ad essere regolati: lo stress biochimico che ne deriva porta a una forte riduzione del periodo di crescita dei capelli e a una dilatazione nel tempo della fase telogen, quella che determina la caduta dei capelli. La conclusione? Dormendo poco e male, magari non nelle ore canoniche, soprattutto se questo si prolunga per mesi, la chioma è a forte rischio di caduta.