Pillola del giorno dopo: lo sai che non serve più la ricetta?
Superato un altro ostacolo nei confronti della contraccezione d’emergenza: se si è maggiorenni la pillola del giorno dopo si può acquistare in farmacia senza ricetta
Tutte le donne maggiorenni possono acquistare in farmacia, senza obbligo di ricetta, la pillola del giorno dopo a base di levonorgestrel. A chi esibisce un documento d’identità valido, il farmacista è tenuto a consegnare il medicinale senza richiedere la prescrizione del medico né il test di gravidanza.
La contraccezione d’emergenza è indicata dopo un rapporto sessuale non protetto o quando il contraccettivo usato ha fallito: se il preservativo si rompe o si sfila, se ci si dimentica di assumere la pillola o si ha un attacco di vomito o dissenteria dopo averla presa.
Si assume una sola compressa da 1,5 mg, entro 72 ore dal rapporto.
Per ridurre le interruzioni di gravidanza
La decisione è stata presa per facilitare le procedure di emergenza in caso di rapporto non protetto e arrivare così alla riduzione delle gravidanze indesiderate (in Italia sono il 33% e, nella metà dei casi, vengono interrotte). Ciò favorirebbe anche un atteggiamento più responsabile delle donne nei confronti della contraccezione: è provato che, dopo aver utilizzato la pillola del giorno dopo, il 20% passa a un metodo più sicuro di quello, mentre il 61% inizia a prestare più attenzione all’assunzione corretta del contraccettivo.
Un meccanismo analogo a quello dei contraccettivi
Un ulteriore ostacolo agli impedimenti burocratici era stato abbattuto quando, circa due anni fa, era cambiata la dicitura del farmaco, indicato sul foglietto illustrativo come “contraccettivo” dopo che l’Agenzia italiana del farmaco aveva confermato che il meccanismo d’azione è analogo a quello dei contraccettivi classici.
Levonorgestrel infatti è un ormone progestinico in grado di inibire o ritardare l’ovulazione o, qualora l’ovulo sia già stato fecondato, ne impedisce l’annidamento. A differenza della pillola abortiva ((la RU-486), non interferisce sull’impianto dell’ovulo. Se la donna è già incinta, non ha alcun effetto: non interrompe né compromette la gravidanza.
Rifiutarla è illegittimo
Medici e farmacisti non possono dunque negare il farmaco a chi lo richiede. L’obiezione di coscienza, cioè il diritto del professionista, previsto dalla legge, di negare una prestazione, non è applicabile ai contraccettivi d’emergenza, ma solo alle interruzioni di gravidanza. Ricordatevi che il rifiuto è illegittimo e contrario al codice deontologico: lo specialista può essere denunciato.
L'errore da evitare
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