12/07/2019

Pancia piatta con la digitopressione

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 12/07/2019 Aggiornato il 12/07/2019

La medicina tradizionale cinese e quella thai insegnano facili manovre di digitopressione su precisi punti, che contribuiscono a contrastare il disturbo, sia cronico che episodico

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Chi soffre di stipsi (in prevalenza donne, perché il disturbo ha un’incidenza all’incirca doppia nella popolazione femminile rispetto a quella maschile) soprattutto d’estate deve fare i conti con un effetto spiacevole che è quello della pancia gonfia.  Per risolvere il problema fa ricorso a molteplici forme di cura, ma ancora pochi prendono in considerazione le tecniche di massaggio mutuate dalla medicina orientale.

Alcune manovre di massaggio, al bisogno, possono essere eseguite anche in modalità fai-da-te, con un’intensità di pressione crescente, che però non deve mai provocare dolore fastidioso

Scopri i punti della digitopressione

La medicina tradizionale cinese e quella thailandese sono accomunate dall’impiego terapeutico dei massaggi, che toccano specifici punti del corpo, a seconda del problema da risolvere, e che attraverso questa stimolazione sbloccano e riequilibrano il flusso dell’energia vitale nella rete di canali che irrora tutto l’organismo. E in questo modo promuovono la guarigione e la buona salute. Come spiega il bodyworker Enrico Corsi (autore del volume Il libro dell’automassaggio, edizioni Red!), il massaggio Tui Na di origine cinese e il massaggio thai possono rappresentare un aiuto, sia in caso di stitichezza cronica, sia come “pronto intervento”, in caso di fastidio occasionale. In caso di stipsi, la medicina cinese suggerisce di eseguire manovre di digitopressione su una serie di punti ubicati lungo i meridiani energetici, mentre altre scuole terapeutiche orientali individuano linee-chiave su cui agire con frizioni.

In 3 step

  1. Sul dorso del piede, all’attaccatura fra il secondo e il terzo dito, c’è un punto che va premuto contemporaneamente ad un altro, che si trova al di sotto, sulla pianta del piede, in corrispondenza del primo: afferrateli fra il pollice e l’indice, stringete e tirate verso l’esterno per 10 volte. La manovra si deve ripetere su entrambi i piedi.
  2. Eseguite delle digitopressioni della durata di un minuto su ciascuno dei seguenti tre punti: il primo si trova sul metatarso del piede, fra l’alluce e il secondo dito, il secondo sul costato, due costole sotto al capezzolo, il terzo sulla parte esterna del braccio, a tre dita di distanza dal polso. La manovra si deve ripetere su entrambi i lati del corpo.
  3. Individuate due linee che corrono lungo la gamba (dal ginocchio in giù), la prima sul tessuto muscolare appena all’esterno della tibia, la seconda appena all’interno. Percorretele entrambe, su tutte e due le gambe, due volte con delle digitopressioni: premetele cioè punto dopo punto, spostandovi lentamente (10 secondi per ogni pressione).