Onicomicosi: previenile e curale così

Redazione Pubblicato il 07/04/2016 Aggiornato il 07/04/2016

Le infezioni rovinano l’aspetto delle unghie, provocano fastidio e dolore. Occhio all’igiene e, se il fungo ha già colpito, ci sono farmaci efficaci in gel, crema, smalto

onicomicosi

Non c’è niente che rovini di più l’aspetto delle unghie di un’infezione. Si riconosce per la comparsa di una macchia bianca o gialla sotto la punta dell’unghia, che poi si diffonde causando scolorimento, ispessimento e sfaldamento.

La più comune è l’onicomicosi, provocata da funghi (raramente lieviti e muffe): rappresenta il 50% dei disturbi ungueali.

Si stima che un italiano su 10 ne sia stato colpito almeno una volta. L’età gioca a sfavore: dopo i 40 anni la percentuale sale al 15-20%. Se si soffre di diabete, disturbi della circolazione o del sistema immunitario, le probabilità di contrarre un’onicomicosi si impennano.

Più a rischio le unghie dei piedi

Le vittime privilegiate sono le unghie dei piedi, rinchiuse per giornate intere dentro le scarpe, in un ambiente caldo e umido, ideale per la proliferazione dei funghi. Aggiungiamo la scarsa circolazione sanguigna rispetto alle unghie delle mani e il gioco è fatto. Piccole lesioni o infezioni sono lasciapassare perfetti per i microorganismi.

Ma anche le mani sono a rischio

Il disturbo è in aumento, complici la frequentazione di piscine e palestre, l’uso scorretto di detergenti, cattive abitudini. E neanche le mani  sono immuni dal problema: se siete tra coloro che soffrono di sudorazione eccessiva oppure, per lavoro, tenete le mani in acqua per molte ore (parrucchiere, bariste, pasticcere), sappiate che per voi il rischio è più alto. Unghie più spesse del normale, con deformazioni, opache, fragili o frastagliate sono più soggette alle infezioni.

No al fai-da-te

Come si manifesta un’onicomicosi? Il fungo penetra attraverso microfessure, abbatte lo strato di cheratina (la sostanza di cui è composta l’unghia) e si diffonde modificando il pH dell’unghia. L’infezione può rimanere circoscritta a un’unica unghia o intaccare anche le altre. Non è pericolosa e non ha complicanze, ma non guarisce da sola… Per questo è d’obbligo rivolgersi subito a un dermatologo o a un podologo, evitando il fai-da-te che può peggiorare la situazione.

La cura? Uno smalto

Quasi sempre è sufficiente l’applicazione di un farmaco sotto forma di gel, crema o smalto, che modifica l’habitat del fungo rendendolo inospitale. Il trattamento richiede 6 mesi per le unghie delle mani e fino a 12 per i piedi. Rari i casi in cui bisogna ricorrere ai farmaci per bocca o persino all’intervento chirurgico.

L'esperto consiglia

Resta fondamentale la prevenzione: asciugare bene mani e piedi, compresa la pelle tra le dita, prediligere calze in fibra naturale, alternare scarpe chiuse e aperte, non camminare scalzi nei luoghi pubblici, non strappare o tagliare la pelle intorno alle unghie, evitare prodotti non sicuri.