Occhio secco? Può dipendere dall’intestino
La sindrome dell’occhio secco è in aumento per via dello smog e dell’abuso di smartphone e pc. La nuova frontiera? Lo studio del microbioma
Anche gli occhi hanno un microbioma, cioè un insieme di batteri buoni e cattivi dal cui equilibrio dipende la salute oculare e una corretta capacità visiva. Si tratta di un’area di ricerca emergente nell’ambito del trattamento e della prevenzione di diverse malattie oculari tra cui la sindrome dell’occhio secco, di cui si è parlato anche al recente Congresso su Nutraceutica e Occhio di Roma.
Ormai diversi studi hanno dimostrato che esiste un asse intestino-occhio, tant’è vero che chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile in molti casi ha anche dei problemi di irritazione della superficie oculare.
Gli studi sul microbioma
Un recente studio pubblicato di recente sulla rivista The Ocular Surface ha confermato che nell’occhio umano coesistono numerosi microhabitat batterici, la cui composizione riflette i livelli di esposizione all’ambiente esterno. Il genere più rappresentato sulla superficie oculare è il Corynebacterium, seguito da Staphylococcus, Streptococcus, Acinetobacter e Pseudomonas. Con una elevata diversità: sarebbero infatti 221 specie in media per soggetto.
Da queste ricerche si è capito che l’equilibrio del microbioma è importante non solo per il benessere intestinale, ma anche per quello dell’apparato visivo e, quando quest’equilibrio si rompe, il microbioma alterato può entrare in gioco nell’insorgenza di alcune patologie infiammatorie dell’occhio come la sindrome dell’occhio secco, le congiuntivi ricorrenti o le blefariti (le infiammazioni delle palpebre).
I sintomi principali
L’occhio secco si verifica quando gli occhi non producono correttamente le lacrime o quando le lacrime evaporano troppo rapidamente o non hanno la consistenza corretta. I sintomi principali sono: sensazione di avere un granello di polvere negli occhi e bruciore. Può anche divenire una condizione cronica e dolorosa che può portare a vista offuscata o esiti peggiori. Può alterare la qualità della vita, limitando le attività quotidiane, dalla guida al sonno.
Cosa si può fare
Oltre otto italiani su 10 ne soffrono oggi, secondo il Centro Italiano Occhio Secco, a causa anche dell’aumento dell’inquinamento e dell’uso eccessivo di dispositivi tecnologici, quali smartphone e pc: di fronte a questi device si tende ad ammiccare meno frequentemente, riducendo la produzione del liquido lacrimale.
Gli altri fattori che possono alterare l’equilibrio del microbioma oculare? L’uso prolungato delle lenti a contatto e un’alimentazione povera di antiossidanti, contenuti in frutta e verdura. Intervenendo su questi fattori si favorisce un riequilibrio del microbioma, che porta al miglioramento dei sintomi.
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