Occhi rossi: pronto sollievo con la medicina dolce

Occhi rossi, che bruciano e lacrimano facilmente. Spesso sono così a fine giornata, magari dopo molte ore passate al video del computer, in un ambiente poco aerato, con la luce artificiale. Per trovare sollievo, si può provare con colliri e impacchi a base di sostanze naturali: piante e fiori. Anche l’omeopatia mette a disposizione rimedi riposanti per lo sguardo.

Così la stanchezza se ne va

A fine giornata, il pronto soccorso ideale è rappresentato dai “lavaggi oculari” con acqua fredda e soluzione sterile di acqua marina. In alternativa si può ricorrere a colliri naturali a base di fiori di Camomilla o di Euphrasia alla 3D dall’effetto lenitivo e calmante o ancora a base di Cineraria Maritima, un rimedio omeopatico con potere decongestionante. Si applicano 2 gocce per occhio, 3-4 volte al giorno. Tutti i rimedi si comprano in farmacia o erboristeria. L’effetto aumenta se si tengono gli occhi chiusi per qualche minuto in assoluto relax.

L’impacco antistress

Con la Camomilla e l’Euphrasia si possono preparare anche impacchi antistress. Si mettono in infusione in una tazza di acqua calda le due erbe in parti uguali (circa un cucchiaio per ciascuna). Si lascia intiepidire. Quindi si immergono due dischetti di cotone e si applicano sulle palpebre per una decina di minuti.

Granuli su misura

Da associare agli impacchi, ci sono alcuni rimedi omeopatici, che restituiscono benessere agli occhi affaticati:

Ruta Graveolens 5CH per rafforzare la vista.

Gelsemium 5 CH quando si avvertono senso di pesantezza alle palpebre e dolori agli occhi, spesso associati a mal di testa.

Lycopodium in caso di scarsa lacrimazione.

La dose per tutti è di 3 granuli da sciogliere sotto la lingua a stomaco vuoto, 3 volte al giorno fino a miglioramento.

Ginnastica riposante

Anche alcuni semplici esercizi, presi a prestito dallo yoga possono aiutare a mantenere in allenamento i muscoli degli occhi e riposare la vista. Quello che vi suggeriamo va eseguito a fine giornata.
Sedute rilassate, contrarre la muscolatura del viso, corrugando la fronte, il naso e la bocca quasi in una smorfia. Trattenere il respiro a polmoni pieni per 3-4 secondi e rilasciare. Quindi, abbandonarsi al flusso del respiro spontaneo e naturale per una decina di minuti.