Mindful breathing: respirazione e mindfulness antistress
Fermarsi, respirare e portare la propria attenzione su se stesse è una strategia utilissima per staccare la spina, calmarsi e rigenerarsi
Ci sono momenti della nostra giornata in cui sentiamo il bisogno di rilassarci: dopo un impegno importante che ci ha messe emotivamente sotto pressione, quando non riusciamo a prendere sonno, dopo un bisticcio con il marito o con un’amica, prima di una riunione. Mike Maric, medico, campione di apnea e coach sportivo, spiega nel volume “Il potere antistress del respiro” (Vallardi) che le chiavi per staccare la spina, ritrovare la giusta calma e rasserenarsi sono due: la respirazione e la mindfulness, una tecnica che insegna a non prestare attenzione alla molteplicità degli stimoli esterni ma a concentrarsi su se stesse, per far “riposare” la mente.
Controllo del respiro e mindfulness sono due strumenti che, abbinati, ci aiutano a portare la nostra consapevolezza sul “qui-e-ora”, con un effetto calmante e rigenerante.
L’esercizio di autoascolto
Gli esercizi di respirazione e autoascolto sono molto semplici. Eccone uno adatto a tutte. Sedetevi erette su una sedia o su un cuscino, oppure sdraiatevi, e chiudete gli occhi. Posate le mani sull’addome, per sentirlo mentre si gonfia e si sgonfia ad ogni atto respiratorio, e cominciate a respirare, prima in modo più profondo, poi con naturalezza. Se vi distraete, riportate l’attenzione sul respiro. Mentre inspirate ed espirate, contate fino a dieci atti respiratori, poi togliete le mani dal ventre e prestate attenzione all’aria che entra ed esce dal corpo: potete concentrarvi sull’addome che si riempie e si svuota, oppure sulle narici. Cominciate ad osservare come sono i vostri respiri: lunghi, corti, profondi, superficiali, uguali o diversi? Riportate l’attenzione solo sull’aria che entra ed esce, come avete già fatto, quindi provate ad ascoltare i suoni che vi circondano, prima quelli lontani, poi quelli vicini. Ritornate ad ascoltare il vostro respiro e concentratevi anche sul corpo, sui suoi punti di appoggio e di contatto con la sedia, il cuscino o il pavimento.
Per quanto tempo?
La durata dell’esercizio è soggettiva, va modulata in funzione del bisogno: dopo un po’ vi accorgerete che, mentre respirate, l’aria entra ed esce in modo naturale e vi sentirete più calme e rilassate. Riaprite gli occhi solo quando avvertite un rinnovato benessere.
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