21/04/2020

Medici Senza Frontiere: sempre in prima linea, anche contro il Covid-19

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Nell’emergenza Coronavirus sono scesi subito in campo e continuano ad essere in prima linea. Ecco cosa fanno e come sostenerli

medici senza frontiere

Siamo abituati a vederli in azione nelle emergenze, sempre in prima linea in caso di guerre, epidemie, disastri naturali nei Paesi più poveri. Oggi in tempi di Coronavirus abbiamo conosciuto in modo diretto quanto possa essere determinante il loro supporto.

Fin dall’inizio dell’epidemia in Italia gli operatori di Medici Senza Frontiere sono scesi in campo con una concreta ed efficace opera di sostegno e di aiuto.

Sono arrivati subito, nei primi giorni di marzo, a supporto degli ospedali di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano dove hanno riattivato posti letto lasciati inutilizzati per mancanza di personale e lavorato ogni giorno fianco a fianco delle équipe della struttura per condividere la propria esperienza nella gestione delle emergenze.

Dalla Lombardia alle Marche

A fine marzo l’attività di Medici Senza Frontiere in risposta al Covid-19 si è ampliata supportando diverse strutture per anziani nelle Marche, nell’area tra Fabriano, Jesi, Senigallia e Ancona. Il team, composto da medici, infermieri ed esperti di igiene, tutti con pregresse esperienze in missioni umanitarie nella gestione di epidemie complesse, ha lavorato con i gestori, il personale delle strutture e i Comuni offrendo consulenza e supporto diretto nelle complesse ma fondamentali procedure di contenimento del virus. Una scelta non certo casuale ma dettata dal desiderio, che è anche necessità, di sostenere una delle comunità più fragili di fronte al virus, quella degli anziani, dove il contagio si propaga velocemente finendo per avere un impatto pesante sugli ospedali. Oltre che nelle strutture residenziali per anziani, gli operatori di Medici Senza Frontiere hanno prestato la loro opera all’Ospedale di Jesi, intitolato a Carlo Urbani, ex presidente di MSF, con un ciclo di formazione rivolto ai medici di base della Regione Marche impegnati ad assistere i pazienti positivi a domicilio o negli alberghi Covid che accolgono pazienti in via di guarigione ma comunque bisognosi di assistenza.

Un regalo per stare vicino a chi amiamo (e sostenere l’organizzazione)

Partito in Italia, l’intervento di Medici Senza Frontiere in risposta al Covid-19 interessa oggi oltre 40 paesi in tutti i continenti dove i team di esperti operano, in collaborazione con le autorità locali, portando la loro esperienza diretta nella gestione delle emergenze, supportando i sanitari e proteggendo le fasce più vulnerabili, gli anziani, i senza tetto e i rifugiati.

  • Per supportare tutte queste attività, Medici Senza Frontiere ha lanciato il fondo Emergenza Covid-19 a cui tutti possono contribuire, oltre che con una donazione diretta, anche acquistando un regalo virtuale su
    https://bottegasolidale.medicisenzafrontiere.it/categorie/fondo-emergenza-covid19. Si può scegliere tra tre diverse proposte di dispositivi di protezione con costi diversi: si seleziona il regalo scelto, si personalizza la cartolina digitale con un messaggio e la si invia a chi si desidera. Un modo per fare del bene e insieme per comunicare la nostra vicinanza alle persone a cui vogliamo bene e che il virus ci costringe a tenere a distanza.