Mal di testa: l’agopuntura funziona
Sempre più ricerche lo confermano: l’agopuntura è efficace contro il mal di testa e non ha effetti collaterali, frequenti quando si assumono farmaci. Utile sia negli attacchi acuti che quando il disturbo è cronico
È considerato uno dei disturbi più diffusi, ma anche più invalidanti del nostro secolo, perché quando compare rende difficile svolgere qualsiasi attività che richieda concentrazione o attenzione. Per curare il mal di testa la medicina tradizionale impiega diverse tipologie di farmaci. Questo significa che per stare meglio chi soffre di mal di testa deve spesso assumere uno o più medicinali, in un’inevitabile “dipendenza” che a lungo andare può affaticare seriamente il fegato e intossicare l’organismo. Un’alternativa però c’è e si chiama agopuntura. Per un disturbo doloroso e che compromette la qualità della vita come il mal di testa è di notevole importanza l’esistenza di una terapia alternativa ai farmaci, ma ugualmente efficace.
Soprattutto quando il problema è cronico, con attacchi dolorosi 1-2 volte che si presentano alla settimana e che durano per più di 24 ore, i vantaggi di una cura completamente naturale sono evidenti.
Nessun effetto collaterale
Innanzitutto si evita di intossicare l’organismo con principi attivi e sostanze sintetiche dall’azione sedativa e antidolorifica. Inoltre non ci sono controindicazioni e di effetti collaterali, possibili quando si usano i farmaci.
Per gli allergici Proprio perché completamente “naturale”, l’agopuntura può essere praticata dalle persone allergiche a qualche principio attivo contenuto nelle medicine prescritte per le cefalee.
Benefici duraturi È stato dimostrato, inoltre, che l’agopuntura è efficace non solo per sedare il dolore durante gli attacchi acuti, ma anche per ridurre la frequenza degli episodi e “curare” l’emicrania e la cefalea tensiva sul lungo periodo.
La seduta dall’agopuntore
La seduta di agopuntura per la cura del mal di testa si sviluppa in 3 fasi.
1. La diagnosi L’agopuntore esegue un’anamnesi chiedendo alla persona qual è la frequenza degli episodi, i punti in cui si localizza il dolore, ma anche quali sono le sue abitudini alimentari, com’è la digestione e il suo riposo notturno. Quindi osserva la lingua della persona e sente il battito cardiaco dal polso. In questo modo riesce a valutare a quale categoria appartiene la cefalea secondo la medicina cinese: se dipende da una causa interna (un blocco energetico, un organo in deficit o in accumulo energetico), se da un fattore esterno (un ambiente negativo, uno stress lavorativo o affettivo), oppure da una causa che è sia esterna che interna (come un disturbo alimentare).
2. La scelta degli agopunti L’agopuntore individua i punti da trattare. Per il mal di testa sono previsti 5 punti “fissi” in posizioni simmetriche nelle due metà del corpo. Quattro sono adiacenti alla testa (sulla nuca vicino all’attaccatura dei capelli, sui padiglioni auricolari, dietro le orecchie e sulla fronte) e uno è distante, su entrambi i polsi. A questi si aggiungono una serie di punti “soggettivi” che l’agopuntore sceglie in base alla storia clinica della persona e alle caratteristiche particolari della sua cefalea.
3. L’infissione Una volta individuati i punti, procede con l’infissione. La persona si distende su un lettino, quindi l’agopuntore inserisce gli aghi uno per volta sotto la pelle con un colpetto deciso (che non provoca dolore) e li fa penetrare alla profondità necessaria. Ciascun ago viene manipolato con delicate rotazioni o lenti movimenti in alto e in basso, per far sì che intercetti il flusso energetico e diventi attivo. È la persona che riconosce quando è attivo, perché comincia ad avvertire un formicolio, oppure calore, o gonfiore, o pesantezza, o indolenzimento. Non prova però mai alcuna sensazione di dolore. Una volta attivati, gli aghi vengono lasciati sotto la cute per circa 20 minuti.
Keep calm
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