Gengive infiammate: no al fai da te, si curano così
Circa 12 milioni di italiani si “inventano” una cura per gengive infiammate, sanguinanti o dolenti. Meglio non perdere tempo e correre subito dal dentista
Un miliardo di batteri su un solo dente: dopo 4 ore da un pasto, se non ci si lavano bene i denti, la placca batterica si moltiplica creando un “film” che facilita la comparsa di carie e infiammazione alle gengive.
Un problema che riguarda 20 milioni di italiani, di cui 8 milioni in modo grave. Eppure pochi si curano come si deve.
Secondo un’indagine della Società italiana di parodontologia e implantologia, 4 italiani su 10, di fronte a gengive dolenti, arrossate e infiammate, che sanguinano quando si spazzolano i denti, non chiedono aiuto al dentista e provano a risolvere il problema con il fai da te: assumono integratori, modificano la dieta o cambiano spazzolino o dentifricio… Oppure aspettano che passi. Così, 8 volte su 10 il disturbo resta e può aggravarsi.
Il rischio è la parodontite
La gengivite non curata infatti si può trasformare in parodontite, la sesta malattia più frequente al mondo. I sintomi compaionoin età sempre più giovane: il 43% dei 20-34enni ha già avuto almeno un episodio di sofferenza gengivale nella vita.
Le regole di prevenzione
La prevenzione passa attraverso poche regole: niente fumo (è uno dei più importanti fattori di rischio per la parodontite e può mascherare il sanguinamento, minimizzandolo e favorendo il peggioramento del disturbo), corretta igiene orale (lavate denti e gengive almeno due volte al giorno per 4 minuti preferendo lo spazzolino elettrico a quello manuale, pulite gli spazi interdentali utilizzando, quando lo spazio lo consente, gli scovolini al posto del filo), dieta ricca di vitamina C e antiossidanti (frutta e verdura), almeno due sedute di igiene professionale e un controllo dal dentista all’anno.
Affidatevi al dentista
Ma se, nonostante la prevenzione, le gengive sono dolenti e sanguinano recatevi subito dal dentista. La terapia prevede la rimozione di placca e tartaro dalla superficie delle radici dentarie, mediante strumenti manuali e/o meccanici, per ottenere la completa eliminazione dell’infezione batterica sopra e sotto il livello della gengiva. Lo specialista vi illustrerà le corrette manovre di igiene orale. Qualora le misure precauzionali e il primo trattamento non fosse sufficiente, potrebbe essere necessario un secondo intervento, anche di tipo chirurgico.
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