Fertilità: che stress!
In Italia una coppia su 5 ha problemi di fertilità. Tra le cause, oltre al fatto che si decide di avere un figlio sempre più tardi, anche lo stress e stili di vita scorretti, dalla dieta sbagliata al fumo
Una coppia su 5 in Italia ha problemi di fertilità. È quanto emerge dall’ultima ricerca del Censis: dati allarmanti, sottolineati anche dal Ministero della Salute che sta mettendo a punto un piano nazionale per affrontare il problema. Le cause possono essere organiche ma vanno considerati anche gli stili di vita.
Ragioni di lavoro, coppie stabili che si formano sempre più tardi, fanno sì che l’età degli aspiranti genitori, delle mamme in particolare, si sia alzata dopo i 30 anni e questo non favorisce il concepimento se si considera che la fertilità femminile raggiunge il suo picco intorno ai 25 anni, per poi velocemente.
Stress, inquinamento, abitudini scorrette di entrambi i partner accentuano il problema. Per questo è importante imparare a conoscere il proprio corpo. Informarsi. Per prevenire difficoltà future.
Una dieta sana
Una vita sana e attiva aiuta a prevenire i disturbi di fertilità. È importante scegliere i cibi giusti. Le ragazze, in particolare, non dovrebbero farsi mancare una giusta percentuale di grassi (2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno per condire e cucinare; pesce da consumare 2-3 volte a settimana), che stimolano la produzione di ormoni come la leptina, che regola l’attività delle ovaie. E poi serve il ferro (assicurato dalla carne e dai vegetali a foglia verde) e la giusta associazione di calcio e vitamina D (assicurata dal consumo di pesce, uova, latte, formaggi stagionati).
Stop al fumo
La nicotina e le sostanze tossiche che si sprigionano dalla combustione del tabacco influiscono sulla motilità degli spermatozoi nell’uomo. Nella donna, incidono negativamente sulla maturazione del follicolo, sulla qualità della cellula uovo, fanno aumentare il rischio di gravidanze extrauterine e di aborti spontanei.
Abbasso lo stress
Lo stress fisico e psichico ha un importante ruolo nell’infertilità. Infatti le situazioni di ansia, di stress cronico causano nell’organismo un processo biochimico che innalza i livelli di due ormoni, la prolattina e l’LH (l’ormone che fa maturare i follicoli ovarici). Nella donna, questa situazione causa mancanza di ovulazione e scomparsa delle mestruazioni, mentre nell’uomo abbassa i livelli di testosterone.
No agli indumenti attillati
I tessuti “stretch” e i jeans attillati possono facilitare l’insorgenza di infezioni genitali che, se ripetute e non curate in modo adeguato, predispongono all’infertilità. Per questo meglio preferire tessuti comodi, morbidi, di origine naturale. Per le donne, sbagliata anche l’abitudine di indossare sempre il salva-slip o di utilizzare solo l’assorbente interno.
Rapporti protetti
I rapporti sessuali non protetti con partner diversi espongono non solo al rischio di contrarre l’Aids, ma anche infezioni meno pericolose, in grado però di compromettere la fertilità. Come ad esempio, la Clamidia, che può alterare la funzionalità delle tube e danneggiare anche la qualità dello sperma, risalendo fino alla prostata. Per questo si raccomanda l’uso del preservativo.
Quando rivolgersi allo specialista
La prima visita dal ginecologo o dall’andrologo, in assenza di qualsiasi disturbo, sia per lui sia per lei, va effettuata attorno ai 14-15 anni. Le visite successive dovrebbero svolgersi con cadenza regolare. La visita in studio, che può imbarazzare i più giovani, è essenziale per diagnosticare e curare tempestivamente i disturbi più comuni, dalle infezioni alle disfunzioni ormonali fino a malattie specifiche (ovaio policistico ed endometriosi per lei, varicocele e criptorchidismo per lui).
L'idea in più
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