24/07/2020

Estate, attenzione a vespe e api

Alberta Mascherpa Pubblicato il 24/07/2020 Aggiornato il 24/07/2020

I consigli degli allergologi per proteggersi dalle punture e riconoscere le eventuali reazioni allergiche

api e vespe

Caldo, sole e umido. Non ci sono dubbi che la stagione estiva sia la più a rischio quando si parla di punture di insetti. Proprio per questo continua la campagna di informazione ‘Punto nel vivo’, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus-Federazione italiana pazienti, che propone un pratico vademecum per difendersi con i consigli per riconoscere le reazioni e i rimedi per poter intervenire tempestivamente.

Le reazioni alle punture

Normalmente una puntura di imenottero (api, vespe, calabroni) causa una reazione locale con dolore, gonfiore e rossore che in genere si attenuano nel giro di poche ore. In base alla sensibilità individuale i sintomi possono essere diversi: alcuni soggetti già entrati in contatto con il veleno di un imenottero per precedenti punture possono sviluppare un’allergia nei confronti delle componenti del veleno e presentare reazioni allergiche più o meno gravi. Ecco perché in presenza di una allergia conclamata è opportuno avere sempre con sé l’adrenalina autoiniettabile. Attenzione però che si tratta di una sostanza sensibile alle alte temperature e pertanto è opportuno munirsi di appositi contenitori termici; inoltre nel kit “salvavita” oltre all’adrenalina è bene avere anche cortisone e antistaminici. In ogni caso nonostante l’automedicazione è sempre opportuno recarsi al più vicino Pronto Soccorso.

In vacanza

Anche quando si viaggia in aereo l’adrenalina autoiniettabile per gli allergici conclamati deve essere sempre a portata di mano. Per la sua sensibilità al calore, è preferibile tenere il dispositivo nella borsa a mano in un contenitore termico, evitando di metterlo nella valigia in stiva. «Prima di partire per un viaggio è importante verificare che la soluzione contenuta nell’autoiniettore sia trasparente e incolore attraverso una piccola finestra visibile sulla penna, che quindi non abbia assunto alcuna colorazione oppure che sia visibile del materiale solido al suo interno» sottolinea la professoressa Maria Beatrice Bilò, allergologa e referente della campagna ‘Punto nel Vivo’ «È altrettanto importante controllare la data di scadenza per provvedere anche in questo caso alla sua sostituzione. Se ci si reca in paesi dove è difficile procurarsi l’adrenalina autoiniettabile, è opportuno parlarne con il proprio specialista per valutare l’opportunità di avere a disposizione più di un dispositivo. Infine, è consigliabile chiedere allo specialista di preparare una relazione in italiano o inglese che spieghi che cosa è l’adrenalina e perché è stata prescritta al paziente per essere ammessi a bordo».

Mai sospendere le cure

Ma il vero farmaco “salva-vita” per le persone allergiche al veleno di imenotteri è rappresentato dalla immunoterapia specifica, l’unico presidio terapeutico in grado di prevenire efficacemente le reazioni allergiche in caso di nuova puntura, con una efficacia protettiva superiore al 90%. Se eseguita per un minimo di cinque anni consecutivi, mantiene la sua efficacia anche per molti anni dopo la sua interruzione. Ecco perché è fondamentale non sospenderla durante il periodo estivo e parlare quindi con il proprio allergologo per programmare gli appuntamenti necessari.