Mimosa, un fiore dalle mille risorse
Il fiore simbolo della festa della donna può diventare anche un inedito ingrediente in cucina e per la cura della pelle
Perché la si regala alla festa della donna è semplice: la mimosa è un fiore all’apparenza delicato e fragile che in realtà è in grado di attecchire anche in terreni difficili e di resistere tenace alle intemperie. Gli Indiani d’America la offrivano alle loro donne come dichiarazione d’amore mentre la Massoneria l’aveva scelta come simbolo di forza unita a gentilezza. Sono due italiane, attiviste dell’Unione delle donne in Italia, che decidono l’8 marzo del 1946 di eleggerla fiore simbolo della festa dedicata alle donne.
In cucina
Ma la mimosa non è solo un fiore che con il suo colore vitale rallegra le prime giornate di primavera. Può essere utilizzata infatti in modi diversi, dalla cucina alla cura della pelle. I piccoli fiori gialli di questa pianta, originaria della Tasmania ma presente nelle zone calde d’Europa già dagli inizi dell’800, se coltivati senza uso di pesticidi sono commestibili e si possono gustare fritti oppure aggiungendoli alle insalate e ad altre preparazioni dolci e salate per dare una nota di colore e di vivacità al piatto.
Per la cura della pelle
Da una particolare varietà di mimosa, la mimosa tenuiflora conosciuta in Messico anche come “albero della pelle” si ricavano un olio essenziale e un oleolito preziosi per la cura del viso e del corpo.
- L’olio essenziale ottenuto dai fiori freschi per distillazione, oltre ad essere utilizzato in profumeria per il suo profumo intenso, ha proprietà calmanti e addolcenti: si può unire ad un altro olio come quello di mandorle per curare irritazioni, rossori e pruriti.
- Si può anche diffondere nell’ambiente oppure inalarlo da un fazzoletto per allentare ansia e tensione mentre per le sue proprietà afrodisiache spesso viene impiegato per romantici massaggi a due. Si trova in erboristeria e nelle farmacie con reparto naturale.
Azione rigenerante
L’olio ottenuto dalla macerazione dei fiori di mimosa ha un’azione rigenerante, antiossidante e nutriente che aiuta la pelle, in particolare quella non più giovane, a ritrovare compattezza e vitalità. Si può usare solo oppure aggiungendolo a gocce alla consueta crema per il viso e per il corpo.
Vi hanno regalato la mimosa? Potete mettere i fiorellini in un vasetto di vetro scuro e aggiungervi dell’olio di mandorle dolci, di riso oppure di jojoba. Lasciate riposare il tutto per un mese, filtrate e utilizzate l’oleolito per la cura del viso e del corpo: si conserva per sei mesi al riparo dalla luce e dal calore.
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