Bioginnastica per dire addio a stress e tensioni

Redazione Pubblicato il 16/08/2016 Aggiornato il 16/08/2016

C'è una ginnastica dolce che attraverso l'ascolto del corpo, l'automassaggio, l'allungamento e la tonificazione aiuta a ritrovare serenità e benessere

CRW

Sappiamo tutte quanto il movimento sia importante per scaricare le tensioni. Quello che spesso dimentichiamo, però, è l’effetto deleterio di stress e preoccupazioni sulnostro corpo. Irrigidimenti e blocchi muscolari, causati dall’ansia e dalle pressioni emotive, creano scompensi, sbilanciamenti nell’assetto corporeo, inestetismi, blocchi e dolori come ad esempio la cefalea muscolotensiva. Rimedi? La bioginnastica, una forma di movimento dolce che permette di sentirsi più rilassate e tranquille.

Il concetto chiave della bioginnastica è lo stretto legame fra corpo e sfera emotiva. Gli squilibri di uno sono legati alle tensioni dell’altra, perciò sciogliere i blocchi restituisce una completa armonia.

In gruppo per imparare

Ci sono lezioni di gruppo, con sottofondo musicale rilassante, o individuali: una volta imparati gli esercizi, però, potete lavorare a casa ogni volta che lo desiderate. Stefania Tronconi, insegnante di educazione fisica, massofisioterapista e ideatrice della bioginnastica, spiega i quattro punti cardine della sua gym olistica.

1) Percezione consapevole. Durante gli esercizi dovete ascoltare il corpo e i suoi segnali: concentrandovi sulla posizione della colonna vertebrale, sul modo in cui il peso si scarica a terra, sugli appoggi al suolo, individuate eventuali asimmetrie e tensioni localizzate.

2) Decontrazione. Il trascorrere del tempo, le posizioni sbagliate, l’uso limitato o scorretto che fate della muscolatura, oltre naturalmente allo stress, portano i muscoli a contrarsi e ad accorciarsi. Prima di lavorare per riportarli alla loro lunghezza naturale e originaria, dovete ammorbidirli e decontrarli. Come? Con l’automassaggio, usando palle di varie dimensioni e durezza, posizionate sotto alle parti tese: sdraiandovi sulla palla, dovete eseguire piccoli movimenti rotatori o oscillatori decontratturanti.

3) Allungamento. Dopo aver ammorbidito i muscoli potete allungarli ed estenderli con particolari esercizi di stretching, che interessano tutte le catene muscolari.

4) Tonificazione isometrica. Per funzionare al meglio, i muscoli non devono essere contratti ma tonici. Spazio allora a esercizi di tonificazione di tipo isometrico, cioè di intensità costante, che dovete eseguire mantenendo in allungamento i muscoli che lavorano.