Morsi e punture d’insetto: ecco cosa fare
Dai ragni alle zecche, dalle cimici alle vespe passando per le meduse fino alle vipere. Tutti incontri sgraditi possibili in estate. Passa al contrattacco
Al mare come in montagna, in Italia come in Paesi esotici, in estate sono frequenti punture di insetti e morsi di animali. L’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) ricorda che se non curati nel modo giusto possono diventare veramente rischiosi: le conseguenze vanno dalle eruzioni cutanee fino a disturbi seri come le meningoencefaliti. La prima cosa da fare se si viene morse o punte è mantenere la calma: l’agitazione accelera il battito cardiaco contribuendo a una dispersione più veloce del veleno dell’animale. Consultate subito il medico nel caso vi siano manifestazioni respiratorie o calo di pressione. Per il resto reagite così.
In estate e facile trovarsi a tu per tu con insetti o animali pericolosi. Per ognuno c’è un pronto soccorso su misura
Dai ragni alle vipere ecco cosa fare
Ogni “incontro” sgradito ha le sue regole. Da ricordare per un primo intervento.
- Ragni: le specie velenose in Italia non sono molte: quest’anno hanno fatto notizia i casi di puntura del temuto “ragno violino” ma per lo più i ragni presenti nel nostro paese sono innocui. Quando si viene punte, per limitare i disagi, bastano semplici manovre di pronto soccorso: applicazione di ghiaccio, riposo e sollevamento dell’arto.
- Zecche: il pericolo è che l’insetto rimanga sottopelle. La zecca va afferrata con una pinzetta e rimossa con un movimento non brusco ma continuo e rotatorio. Se resta qualche traccia meglio usare un ago sterile. L’area colpita va disinfettata e tenuta sotto osservazione per un mese: la puntura può trasmettere malattie molto pericolose come quella di Lyme.
- Cimici da letto: comuni negli alberghi, si annidano tra materassi e cuscini. Causano punture molto fastidiose che in pochi giorni spariscono. Per eliminarle bisogna lavare vestiti e indumenti vari a 90 gradi in lavatrice.
- Api, vespe e calabroni. Se è presente il pungiglione, va tolto subito controllando che non rimangano residui. Impacchi di ghiaccio calmano dolore e infiammazione come pure il lavaggio con acqua fredda. Se c’è una reazione allergica va consultato il medico che prescriverà, se necessario, antistaminici e cortisonici.
- Vipere. Quando si è punte l’ideale è mettersi in posizione supina e stare ferme. La cute deve essere lavata con acqua e sapone e disinfettata con soluzioni prive di alcol. Se il morso è sul braccio vanno tolti anelli, bracciali o orologi prima che l’arto si gonfi. Deve essere applicato un laccio a circa 5-6 cm a monte della ferita senza stringere troppo (deve passarci un dito) e la parte va immobilizzata. Sulla zona può essere applicato del ghiaccio. Tè o caffè aiutano a evitare un calo pressorio. È necessario recarsi al Pronto soccorso (muovendosi il meno possibile).
- Meduse. La prima disinfezione va fatta con acqua di mare e poi con bicarbonato, medicando la parte con un gel a base di cloruro d’alluminio. Non bisogna invece usare ammoniaca, limone, aceto, o alcol, la parte non va strofinata o grattata, non bisogna utilizzare pinzette. Inutile anche sciacquarsi con acqua dolce, troppo fredda o applicare ghiaccio.
- Riccio di mare. Può capitare che, passeggiando o giocando sul bagnasciuga, si poggi una mano o un piede sui suoi aculei. Si deve sciacquare la parte ferita con acqua dolce, poi rimuovere gli aculei conficcati nella pelle. Il calore distrugge il veleno e ne blocca la diffusione: mettete il piede sotto la sabbia calda. No, invece, a ghiaccio o ammoniaca.
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