Massaggio psicosomatico rigenerante e antistress
Il rilassamento viene indotto con tocchi che tengono conto delle reazioni individuali. L'obiettivo è assicurare benessere fisico ma anche emotivo
Il segreto per rigenerarsi e recuperare il benessere sta nel riuscire a ritagliarsi uno spazio in cui si abbandonano tutti i pensieri, i problemi e le incombenze quotidiane e ci si rilassa completamente. In questo contatto con se stessi si ritrovano energie vitali ed equilibrio. Il massaggio psicosomatico, utilizzando stimoli tattili diversi, ha proprio l’obiettivo di regalare questa benefica armonia psicofisica.
Lo stesso tipo di manovre non può andare bene per tutti: i tocchi devono essere calibrati.
Massaggiare anche le emozioni
Come spiega il dottor Giovanni Oliva, fisioterapista e ideatore del metodo, durante un massaggio di qualunque tipo le manipolazioni provocano delle sensazioni fisiche concrete (di caldo, di freddo, di dolore, di pressione, di tensione), ma evocano nello stesso tempo anche emozioni, pensieri, ricordi, affetti e immagini del tutto personali. Nel massaggio psicosomatico le manualità, che sono chiamate “tocchi”, non hanno il semplice obiettivo di provocare effetti di tipo fisico (allentare le tensioni, stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, mobilizzare i visceri), ma sono una chiave per accedere alla sfera della soggettività.
In base alle reazioni
Il massaggiatore osserva le reazioni che la persona manifesta quando viene toccata, perché l’eventuale disagio provocato dal contatto con una certa zona riflette precise inquietudini e problematiche interiori. L’obiettivo del massaggio psicosomatico non è risolvere questi scompensi emotivi (di questo si occupa la psicoterapia), ma l’operatore deve tenerne conto per calibrare il trattamento, scegliere quali zone del corpo toccare e in che modo toccarle (ad esempio con movimenti profondi o leggeri, ordinati o disordinati, dolci o più aggressivi). In poche parole, trova le modalità “su misura” per indurre dolcemente chi è sdraiato sul lettino ad accettare tutte le sensazioni e le emozioni provocate dalle manovre stesse. Così la persona riesce a lasciarsi andare completamente, ad abbandonare i pensieri, a cullarsi in una dimensione atemporale che la aiuta a rigenerarsi e a ritrovare il benessere.
Un’ora di relax
La seduta dura complessivamente un’ora e si apre con una fase di “avvicinamento”, fatto di “tocchi propedeutici” che segnalano eventuali resistenze o disagi. Segue il trattamento vero e proprio, in cui si usano manovre molteplici, prima sulle zone cu cui la persona ha mostrato di gradire il contatto, poi via via su tutto il corpo. L’azione tattile, personalizzata, induce il relax in modo progressivo.
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