Aria condizionata, i consigli per usarla bene

30, 35 gradi e ancora di più. Il caldo afoso di questa estate suggerisce più che mai di rifugiarsi nel refrigerio di stanze condizionate. Ma attenzione che se il fresco è piacevole nell’immediato può non far bene se il condizionatore viene usato con poca cura. Ecco allora qualche consiglio per non ammalarsi e per evitare di consumare troppa energia (e di riflesso troppi soldi).

• È importante cercare di fare in modo che il passaggio dal caldo al freddo sia sempre graduale: se questo può essere difficile quando si va in luoghi pubblici (tenere una sciarpina sempre a portata di mano in questo caso è una buona abitudine), in casa si può evitare di programmare l’impianto in modo da trovarlo gelido al rientro ma accenderlo quando si torna così che l’aria si raffreddi a poco a poco.
• Attenzione quando il condizionatore è in funzione a chiudere bene tutte le finestre perché l’aria calda che entra costringe il motore a lavorare di più per raggiungere i gradi impostati.
• Se fuori non fa caldissimo si può decidere di impostare la funzione “deumidificatore”: l’umidità dell’aria fa percepire una temperatura superiore a quella effettiva.
• Usare il timer e la funzione “notte” permette di avere i locali sempre freschi riducendo al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e quindi i consumi.
• La pulizia dei filtri e delle ventole è importantissima perché lì si annidano batteri e muffe dannosi per la salute: va fatta alla prima accensione stagione e con regolarità, una volta ogni due settimane.
• Il caldo vi ha fatto decidere per l’installazione? Attenzione alla collocazione del condizionatore: metterne uno potente in corridoio nella speranza che rinfreschi tutta la casa dà come unico risultato quello di creare un solo ambiente gelido dove passando si rischia di ammalarsi. La posizione ideale del condizionatore è in alto in modo che l’aria fredda che tende a scendere si mescoli a quella calda che al contrario va verso l’alto. Da evitare assolutamente però è mettere il climatizzatore dietro tende o divani perché l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria e fa consumare di più.