Amianto: le nostre case sono ancora a rischio?

Redazione Pubblicato il 28/09/2016 Aggiornato il 28/09/2016

L’amianto oggi non si usa più perché è fuori legge, ma molte case lo contengono ancora. Scoprite perché è così pericoloso e come intervenire

eternit

Erano gli anni Ottanta quando molti tetti di edifici venivano costruiti con l’amianto, fibrocemento praticamente eterno (e infatti il marchio più conosciuto era proprio Eternit dal latino aeternitas). Utilizzato dagli anni Trenta per la costruzione di abitazioni, scuole, ospedali, palestre, cinema, oltre che in tutti i settori industriali, negli anni successivi è servito anche per creare oggetti di uso quotidiano.

Scoperti i suoi effetti cancerogeni, dal 1994 in Italia al suo posto vengono usate fibre organiche, naturali e sintetiche, altrettanto resistenti ma innocue.

Quando e cosa si rischia

Però ci sono ancora vecchie abitazioni in cui l’amianto non è stato rimosso. Finché sono in buono stato non c’è pericolo, ma quando le lamine si deteriorano, cominciano a sgretolarsi rilasciando nell’aria una polvere che può facilmente essere inalata e arrivare alle vie respiratorie.

L’infiammazione dovuta all’esposizione alla polvere può costituire un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori al polmone, come il mesotelioma. Anche chi è stato in contatto indiretto con la sostanza è a rischio, ma tutto dipende dalla durata dell’esposizione e da quanta polvere è stata inalata. Suscettibili anche le popolazioni che hanno vissuto nei pressi di industrie e cantieri o all’intero di abitazioni con parti in amianto. Chi ha lavorato a lungo con le fibre di questo materiale rischia anche l’asbestosi, una malattia infiammatoria cronica del polmone che può portare all’insufficienza respiratoria.

A distanza di anni

Il periodo di latenza delle malattie da esposizione ad amianto va dai 15 ai 20 anni o a volte anche di più. Alcune persone tuttavia non sviluppano alcuna malattia, pur essendo state esposte a lungo, perché fortunatamente possono contare su un buon sistema immunitario.

Chi può eliminarlo

Per legge, lo smantellamento di tetti o altri manufatti che contengono amianto è obbligatoria solo se si trovano in uno stato di degrado tale da poter scaturire la polvere nociva. Quindi, ci sono diverse costruzioni ancora non smaltite. Il lavoro di eliminazione può essere svolto solo da ditte autorizzate: si accerta la presenza di amianto attraverso test di laboratorio su un campione di materiale e si bonificano le superfici delle lastre esposte agli agenti atmosferici con sostanze sintetiche che impediscono il rilascio di polveri. Poi si procede con la rimozione e lo smaltimento definitivo in apposite discariche.