Additivi chimici: come proteggersi in 10 mosse
Dalle diossine ai metalli possono alterare il funzionamento del sistema endocrino e causare gravi malattie. Per questo bisogna sapere dove si trovano e limitare il contatto
Il loro nome è interferenti endocrini. Forse non vi dirà nulla, in realtà li incontrate più volte al giorno, nella vostra vita quotidiana: in casa, in ufficio, in cucina. Sono infatti sostanze chimiche molto diffuse, presenti in diversi prodotti di consumo o uso comune.
I più diffusi
Tra i più noti ci sono le diossine, spesso prodotte durante i processi di combustione, alcuni metalli come l’arsenico, sostanze come il perfluorottano sulfonato e l’acido perfluorottanoico sale ammonico, presenti nei rivestimenti idrorepellenti o antimacchia dei tessuti, nelle schiume dei materassi e sedili per auto, in vernici per pavimenti, nella carta per uso alimentare, i pesticidi, i ftalati come il DEHP, che si può ritrovare in imballaggi, contenitori usa e getta, tappi, prodotti da cancelleria, il bisfenolo A, presente in alcune plastiche e in certi additivi chimici. Gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), invece, si possono formare durante la cottura eccessiva (carbonizzazione) di alimenti cotti alla brace, ma anche durante la combustione di candele, sigarette, sigari e pipe.
Questi composti, oltre ad aumentare il rischio di patologie riproduttive (infertilità, endometriosi, aborto), possono generare alcuni tipi di tumori (per esempio al seno e ai testicoli) o altre malattie.
Riescono infatti ad alterare il funzionamento del sistema endocrino modificando i segnali inviati dagli ormoni. È dunque importante cercare di venirne a contatto il meno possibile.
Ecco 10 trucchi per non correre rischi
- Non riutilizzate i recipienti in plastica per gli alimenti di tipo monouso.
- Non usate padelle o pentole antiaderenti se il rivestimento interno è deteriorato e non acquistarli via Internet (evitate quelli privi della sigla CE).
- Quando cuocete gli alimenti verificate la presenza di un’adeguata ventilazione o usate la cappa aspirante.
- Non travasate i liquidi caldi in contenitori di plastica non fabbricati per sopportare le alte temperature: fate prima raffreddare il liquido.
- Usate le pellicole trasparenti e le carte per alimenti rispettando le indicazioni riportate in etichetta.
- Non consumate alimenti con parti carbonizzate (bruciate).
- Riducete il consumo degli alimenti affumicati a caldo.
- Limitate ogni forma di combustione negli ambienti chiusi, specialmente dovuta a sigarette, sigari, pipa, candele e incenso. Se succede, effettuate un ricambio dell’aria.
- Moderate l’utilizzo di abbigliamento trattato con idrorepellenti e antimacchia.
- Nell’acquisto di componenti d’arredo per la casa e l’ufficio, limitate la scelta di prodotti fabbricati con PVC morbido che può contenere DEHP.
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