30/05/2022

Cannes 2022: il palmarès parla anche italiano

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 30/05/2022 Aggiornato il 30/05/2022

Il 75esimo Festival di Cannes si è concluso con la Palma d'oro a Triangle of Sadness di Ruben Östlund. A Le otto montagne, co-produzione italiana con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, il Premio della Giuria in ex aequo

70°Cannes Film Festival 2017, Photocall Palmares  Pictured: Ruben OstlundPalme D'Or

Si è concluso con uno sfavillante red carpet pieno di celebrità e una cerimonia presentata con eleganza dall’attrice Virginie Efira la 75esima edizione del Festival di Cannes. La giuria presieduta da Vincent Lindon e composta da Rebecca Hall, Noomi Rapace, Édgar Ramírez, Jasmine Trinca, Asghar Farhadi, Lady Ly, Jeff Nichols, Deepika Padukone e Joachim Trier ha assegnato la Palma d’oro a Triangle of Sadness del regista svedese Ruben Östlund, già vincitore dell’ambito premio nel 2017 con The Square.

Non possiamo negare una certa delusione per la mancanza di riconoscimenti per Nostalgia di Mario Martone, film molto apprezzato tanto da ricevere ben tredici minuti di applausi.

Piccola consolazione: il Premio della Giuria (in ex aequo) andato a Le otto montagne, co-produzione italiana, con Alessandro Borghi e Luca Marinelli come protagonisti.

Tutti i premiati

Triangle of Sadness di Ruben Östlund, come dicevamo, si è aggiudicato la Palma d’Oro e questo è un premio che ha messo d’accordo un po’ tutti gli addetti ai lavori e critici. Pare invece che sugli altri ci siano pareri un po’ discordati.

Il Grand Prix Speciale della Giuria è andato ex aequo a Close di Lukas Dhont e a Stars at Noon di Claire Denis.

Il Prix de la mise en scène a Park Chan-wook per He-eojil gyeolsim, mentre il Prix du scénario a Tarik Saleh per Boy from Heaven.

Il Prix d’interprétation féminine è andato a Zahra Amir Ebrahimi per Holy Spider, mentre il

Prix d’interprétation masculine a Song Kang-ho per Broker.

Il Premio della giuria ha fatto registrare un altro ex aequo: è stato infatti ritirato da EO di Jerzy Skolimowski e da Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.

Invece i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, con il loro Tori et Lokita, si sono portati a casa il Premio del 75º anniversario.

Ricordiamo inoltre che, nel corso della kermesse, è stata consegnata la Palma d’oro onoraria sia a Forest Whitaker che a Tom Cruise (a sorpresa).

Il film vincitore

Il film dello svedese Ruben Östlund (che sarà distribuito in Italia da Teodora Film) racconta le vicende di Carl (interpretato da Harris Dickinson), un modello sulla tarda ventina che si sente insicuro perché la sua fidanzata nonché collega Yaya (Charlbi Dean), guadagna molto più di lui. La ragazza intanto sembra non sapersi decidere se considerare la loro una vera relazione o solo l’ennesimo espediente di facciata volto solo a guadagnare follower online. I due vengono invitati gratis a una lussuosa crociera nel Mediterraneo in cambio della pubblicità social che possono offrire in qualità di influencer. Tra i facoltosi partecipanti si contano una coppia inglese che ha fatto fortuna col commercio di granate e mine antiuomo, un programmatore svedese diventato miliardario grazie a un videogioco e un oligarca russo, magnate dei fertilizzanti, in vacanza con la moglie e l’amante. La crociera e la convivenza col deferente equipaggio dello yacht, fatta eccezione per l’eccentrico capitano (un americano costantemente ubriaco e comunista), sembrano scorrere tranquillamente, finché un naufragio non ribalta la gerarchia sociale di quel piccolo mondo e rende la bellezza di Carl e Yaya l’unica valuta valida.

Cosa c’è da sapere su Le otto montagne

Le otto montagne (co-prodoto da Italia, Belgio e Francia) è diretto dai registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che ci regalano un ottimo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo (datato 2017) di Paolo Cognetti.

Al centro la storia di un’amicizia, di bambini diventati uomini che cercano di cancellare le impronte dei loro padri, ma che finiscono sempre per tornare a casa. Pietro è un ragazzo di città, Bruno è l’ultimo figlio di un paesino di montagna dimenticato: il primo va e viene, mentre il secondo è rimasto negli anni fedele alla montagna. I loro incontri li introducono all’amore e alla perdita, ricordando loro le origini, lasciando che i loro destini si compiano, mentre scoprono cosa significa essere veri amici per la vita.

A interpretare i due amici sono Luca Marinelli e Alessandro Borghi, di nuovo insieme a sette anni di distanza da Non essere cattivo di Claudio Caligari. Nel cast, tra gli altri, troviamo anche Filippo Timi ed Elena Lietti.

Il film uscirà nelle sale (in data ancora non nota) con Vision Distribution.