Eurovision Song Contest 2022: le pagelle della seconda semifinale
Boom di ascolti anche per la seconda semifinale dell'Eurovision Song Contest 2022, che purtroppo ha visto eliminati Achille Lauro ed Emma Muscat
Una seconda semifinale più sciolta e rilassata per l’Eurovision Song Contest 2022, che ha fatto registrare un nuovo boom di ascolti su Rai1 (parliamo del 27,7% di share e di 5 milioni 538 mila spettatori). Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan si sono lasciati alle spalle la tensione del debutto e ci hanno regalato dei bei momenti, mettendo in luce ancora di più il loro talento.
E poi c’è stata la gara, che alla fine ha visto passare il turno solo dieci artisti, tra i quali non ci sono purtroppo Achille Lauro ed Emma Muscat.
Una serata tutta in crescendo
Stavolta possiamo dire che è filato davvero tutto liscio. La serata si è aperta con il racconto del backstage by Alessandro Cattelan, che poi ha fatto il suo ingresso sul palco del Pala Olimpico partecipando con i ballerini a una coreografia dal mood comedy, come sa fare lui. Dopo questo numero sono comparsi anche Laura Pausini e Mika, che hanno dato il via alla gara, come sempre dai ritmi serrati. Le due pop-star ci hanno poi regalato, come promesso, uno strepitoso duetto cantando Fragile di Sting e People Have The Power di Patti Smith, due canzoni dal forte valore simbolico (in particolare in questo momento storico). Ad accompagnarli i giovani musicisti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Special guest Il Volo, che ci hanno emozionato tantissimo cantando You are my everything, la versione in inglese con arrangiamenti rock sinfonici di Grande Amore, ovvero il brano con cui nel 2015 si classificarono terzi all’Eurovision. Purtroppo a Torino c’erano solo Piero Barone e Ignazio Boschetto, in quanto Gianluca Ginoble, che comunque si è esibito con loro “da remoto”, è risultato positivo al Covid.
In seguito, in attesa dei risultati del televoto, sono stati presentati i restanti artisti del gruppo dei “Big Five” che si esibiranno direttamente alla finale: Chanel (Spagna), Sam Ryder (Regno Unito) e Malik Harris (Germania). E ve lo anticipiamo: il secondo sarà uno di quelli che darà parecchio filo da torcere ai nostri Mahmood e Blanco.
Le pagelle ai semifinalisti del secondo round
Sapevamo che in questa seconda semifinale la gara sarebbe stata dura, perché tra questi diciotto ci sono artisti veramente forti. Però c’è anche da dire che, a sorpresa, hanno passato il turno alcuni su cui noi non avremmo mai scommesso. Per quanto riguarda Achille Lauro ed Emma Muscat è chiaro che, se l’Italia avesse potuto votare (era stata infatti estratta per votare alla prima semifinale), l’esito sarebbe stato ben diverso.
Ecco i nostri voti.
Finlandia – The Rasmus con Jezebel: stiamo parlando di una delle rock band più famose d’Europa e quindi era chiaro che non avrebbe deluso le attese. Il brano è incendiario e orecchiabile al tempo stesso e la citazione del film It nella messa in scena ci è piaciuta molto. 9
Israele – Michael Ben David con I.M: pezzo dance accattivante supportato da una gran bella voce. Lui si sa muovere molto bene sul palco, anche a livello di coreografia. 7/8
Serbia – Konstrakta con In Corpore Sano: artista affascinante e carismatica, che ci ha regalato non solo una canzone su cui riflettere (vi consigliamo di cercare la traduzione del testo), ma anche una performance teatrale di impatto. 8
Azerbaigian – Nadir Rustamli con Fare To Black: non si può certo negare il talento e il potenziale vocale di questo artista, ma il brano non convince del tutto. 6/7
Georgia – Circus Mircus con Lock Me In: molto originali (e anche un pochino inquietanti) e il loro pezzo non è male, ha personalità. 7-
Malta – Emma Muscat con I Am Whai I Am: vederla splendere su quel palco, con un brano che evidenzia la sua estensione vocale, è stato bellissimo. 7/8
San Marino – Achille Lauro con Stripper: sul palco si è mosso tra gabbie e tori per parlare di un amore senza tabù. Coraggioso, ma forse un po’ troppo sopra le righe 7+
Australia – Sheldon Riley con Not The Same: un brano slow che non rimane nemmeno un po’ in testa e un look totalmente kitsch, con tanto di volto coperto da una maschera di cristallo. 5
Cipro – Andromache con Ela: sound orientaleggiante per una venere della musica di grande fascino e con una bella voce. 7+
Irlanda – Brooke con That’s Rich: pop frizzante che entra subito in circolo e fa ballare, numero coloratissimo tutto cuori. 8+
Macedonia del Nord – Andrea con Circles: lei ha una forte personalità, la canzone non è male ma ci aspettavamo di più. 6/7
Estonia – Stefan con Hope: bel pezzo folk con ritmo, interpretato ottimamente con sobrietà. 7/8
Romania – WRS con Llámame: un pezzo danzereccio in modalità flamenco, anche a livello coreografico e di look. Non ci fa impazzire 6+
Polonia – Ochman con River: l’artista ha delle buone doti vocali, però non supportare da un brano forte. Totalmente bocciata la coreografia piuttosto macabra. 5+
Montenegro – Vladana con Breathe: la classica voce angelica che ha saputo scegliere il brano giusto e una performance sobria e semplice, ma che incanta. 7
Belgio – Jérémie Makiese con Miss You: pezzo pop senza infamia senza lode, lui grazioso ma nulla più. 6
Svezia – Cornelia Jakobs con Hold Me Closer: lei ci ha regalato il momento colpo di fulmine, con un brano emozionante che si muove tra dolcezza e grinta e una voce con più sfumature e un graffiato sensuale. Performance scenograficamente essenziale, ma questa artista non ha bisogno di altro, perché si mangia il palco. 10
Repubblica Ceca – We Are Domi con Lights Off: hanno risvegliato il Pala Olimpico con un super-pezzo dance che sicuramente accompagnerà la nostra prossima estate. Ottimi performer. 8/9
I 10 paesi che alla fine hanno passato il turno e si esibiranno alla finale? Belgio, Repubblica Ceca, Azerbaigian, Polonia, Finlandia, Estonia, Australia, Svezia, Romania, Serbia.
Le pagelle ai conduttori
Non possiamo che continuare a lodare questo trio di conduttori, tanto che vogliamo fare un appello alla Rai: riunitelo anche in futuro per qualche altro show! Sicuramente sarebbe un successo.
Intanto ecco le nostre pagelle.
Laura Pausini: sul palco dell’Eurovision non stiamo vedendo solo una pop-star, ma anche una di famiglia. La magia di Laura è proprio quella di saper unire le due cose, con grande spontaneità. Promossi anche i suoi tre outfit, molto diversi tra di loro, firmati da Alberta Ferretti. 10
Alessandro Cattelan: stavolta l’abbiamo trovato maggiormente a suo agio, anche perché è riuscito a ritagliarsi un momento in cui far emergere la sua cifra stilistica. 9
Mika: si muove benissimo nelle vesti di conduttore e il duetto che ci ha regalato con Laura è stato davvero speciale. 9+
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