Nuoto: i 5 attrezzi top in piscina
Sono piccoli tool con cui si effettuano esercizi mirati, in grado di migliorare sia l’esercizio dei muscoli che la tecnica di nuoto
Il nuoto, si sa, è una disciplina fitness completa, che coniuga esercizio aerobico e lavoro di tonificazione muscolare. Per le vostre sessioni di training in piscina Luca Madini, allenatore di nuoto e responsabile del settore acqua del Gruppo GetFit, suggerisce non solo di macinare vasche nello stile preferito, ma anche di utilizzare i piccoli attrezzi, con cui mettervi alla prova in una serie di esercizi efficaci.
I 5 attrezzini-top sono dei tool facili da trovare, pratici da usare e accessibili a tutte, con cui potete rendere ancora più proficui i vostri workout.
Un duplice effetto
L’utilità dei tool sta nel fatto che permettono di concentrare il lavoro su specifici distretti muscolari, con un duplice effetto: un risultato di potenziamento e definizione maggiore per l’una o per l’altra zona del corpo e un aiuto per migliorare la propria tecnica di nuoto.
Visti da vicino
La tavoletta. È un galleggiante sottile di forma rettangolare o sagomata, cui ci si appoggia tenendola fra le mani: in questo modo la parte superiore del corpo sta ferma e il lavoro viene circoscritto a quella inferiore. In pratica, si avanza solo a forza di spinte delle gambe, quindi con la battuta a sforbiciata (nello stile libero e nel dorso) o con la gambata della rana. Dal punto di vista fitness, il focus si concentra sui muscoli di gambe e sui glutei, che si rinforzano, mentre dal punto di vista tecnico la tavoletta permette di allenare la propria capacità di variare la frequenza della gambata.
Le pinne corte. Attenzione, sono diverse da quelle lunghe con cui si nuota al mare. In piscina sono di lunghezza inferiore e vengono usate per effettuare lavori di potenziamento dei muscoli del lower body: aumentano infatti la resistenza e inducono ad attivare la muscolatura più intensamente. Non si utilizzano nello stile rana.
Il pullbuoy. È una specie di cuscinetto sagomato e galleggiante, che viene stretto fra le cosce e che induce a tenere ferme le gambe durante l’avanzamento. Ciò significa che chi lo usa deve procedere solo a forza di braccia, quindi è ideale per potenziare l’upper body (core, dorsali, pettorali e braccia) e per migliorare la tecnica della bracciata. Essendo galleggiante, “solleva” le gambe verso il pelo dell’acqua ed è utile per abituare al giusto assetto del corpo durante la nuotata.
Le palette. Insieme ai guantini palmati, sono piccoli attrezzi che si fissano alle mani e ne rendono più estesa la superficie mentre si nuota. Così la resistenza opposta dall’acqua aumenta e per vincerla si compie un esercizio di potenziamento dei muscoli della parte superiore del corpo.
Il boccaglio. Non pensate subito allo snorkeling: il boccaglio da piscina ha dimensioni più contenute, ma la sua funzione non è molto dissimile. Si usa soprattutto nello stile libero e serve a evitare a chi nuota di doversi concentrare sull’abbinamento fra la respirazione e il gesto tecnico: procedendo con un assetto costante, si aumenta la capacità respiratoria, si acquista continuità nella nuotata e ci i esercita in una migliore battuta delle gambe.
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