29/03/2022

Lo stress fa invecchiare: come rallentare le lancette

Veronica Colella Pubblicato il 29/03/2022 Aggiornato il 30/03/2022

La resilienza che protegge il nostro orologio interiore può essere allenata lavorando sulla regolazione delle emozioni e sul self-control

Woman profile portrait breathing deep fresh air on the beach with the ocean in the background

Non sempre l’età cronologica corrisponde all’età biologica, come dimostrano i vecchietti molto arzilli e i quarantenni con le pile sempre scariche. Di norma siamo abituati a contare i compleanni, mettendo una candelina in più sulla torta a ogni anno che passa. Sapere quanti anni stiamo per compiere aiuta a fare previsioni a grandi linee sui cambiamenti a cui andremo incontro mentre il tempo passa, come la comparsa delle prime rughe o l’arrivo della temuta menopausa.

A uno sguardo più attento però potremmo renderci conto che ognuno invecchia a un ritmo tutto suo.

C’è chi sembra eternamente ragazzino e chi invece sembra invecchiare di colpo, magari dopo un periodo particolarmente difficile. Questo perché il processo di invecchiamento viene influenzato da diversi fattori, non ultimo lo stress.

Quanti anni hai davvero?

Quello di “orologio epigenetico” è un concetto relativamente nuovo, chiarisce il magazine dell’Ordine Nazionale dei Biologi. Attraverso i marcatori epigenetici gli scienziati potrebbero essere in grado di capire quanto velocemente invecchiamo e quanto siamo inclini alle malattie della vecchiaia. La speranza è di mettere a punto nuovi trattamenti per le malattie che accelerano l’invecchiamento biologico, come il morbo di Alzheimer o altre forme di demenza. Ma questo orologio tiene traccia anche di cambiamenti meno drastici.

Il ruolo dello stress

In un recente studio, pubblicato sulla rivista accademica Translational Psychiatry, gli scienziati dell’Università di Yale hanno utilizzato questo metodo per determinare l’impatto dello stress cronico sull’età biologica.

Studi precedenti hanno già dimostrato che essere sottoposti a uno stress prolungato può incrementare il rischio di malattie cardiovascolari, indebolisce il sistema immunitario, rende più vulnerabili alle dipendenze e ai disturbi dell’umore, inclusa la sindrome post traumatica da stress. E tutto questo stress si riflette anche sul metabolismo, diventando un fattore di rischio per la sindrome metabolica e per il diabete.

È quindi legittimo chiedersi se lo stress non faccia anche invecchiare più in fretta, spiegano i ricercatori, anche quando sulla carta si è relativamente giovani e in salute. Per questo studio sono stati reclutati 444 partecipanti dell’età compresa tra i 19 e i 50 anni, utilizzando insieme ai campioni di sangue anche un questionario ideato per misurare il livello di stress e di resilienza psicologica.

Correre ai ripari

A quanto pare, è vero che essere sottoposti a stress cronico accelera il ticchettio delle lancette. Anche dopo aver preso in considerazione fattori demografici e comportamentali – come il vizio di fumare, l’indice di massa corporea e il reddito – i ricercatori hanno scoperto che gli individui con livelli elevati di stress cronico risultano effettivamente più vecchi della loro età, oltre a riportare un aumento dell’insulino-resistenza.

La buona notizia è che sono stati evidenziati anche fattori protettivi che hanno permesso a certi soggetti di compensare in parte gli effetti dannosi dello stress sulla salute. Indietro non si torna, ma rafforzare le nostre difese psicologiche potrebbe impedire allo stress di aggiungerci ulteriori anni extra a tradimento.

In particolare, gli individui che nel questionario hanno ottenuto i punteggi più alti in fatto di regolazione delle emozioni e autocontrollo sono risultati meno vulnerabili. A proteggerli potrebbe essere stata proprio la capacità di riconoscere e accettare tutte le emozioni, piacevoli o dolorose che siano, mettere in atto strategie adeguate al contesto e mantenere il controllo dei propri comportamenti nonostante l’elevato carico di stress. E se non sempre siamo noi a decidere quanto sarà complicata la nostra vita, almeno possiamo decidere come reagire. Come? Ognuno può trovare la sua via. Sicuramente aiutano lo sport, lo yoga,  la respirazione, gli esercizi di meditazione ma anche ascoltare musica, ballare, coltivare i propri hobby, prendersi tempo per sè.