04/02/2022

Yoga, fai il Diamante per superare le paure

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 04/02/2022 Aggiornato il 04/02/2022

Questa posa è una sfida che fa assaporare la conquista del risultato e aumenta la fiducia in se stesse. Prevede una fase progressiva di allenamento, in cui i benefici si raggiungono indipendentemente dall’ampiezza del movimento eseguito

yoga -diamante

Tutte voi conoscete sicuramente l’asana yoga dell’Arco. Immaginate ora di flettere il corpo in una posa analoga, ma a pancia in su, anziché partendo dalla posizione prona: ecco la posizione del Diamante (Kapotanasana). L’insegnante Francesca Cassia spiega che il nome sanscrito rimanda al saggio Kapota, un grande maestro della tradizione yoga che insegna a realizzare tutti i propri desideri, a spingersi “oltre i propri limiti” per conquistare ciò che si desidera, vincendo le proprie paure. L’asana, in effetti, è complesso e sfidante, ma prevede passaggi intermedi che tutte possono provare.

Il traguardo da raggiungere è quello di eseguire l’esercizio come farebbero i bambini: flessibili ed elastici, non hanno paura di sperimentare.

Come si esegue

Kapotanasana è un’estensione all’indietro, in cui il corpo si inarca in modo più o meno accentuato, secondo le proprie possibilità. Si inizia a terra, sedute sui talloni: appoggiate le mani sui piedi, sollevate il bacino, estendete le anche, rilassate la testa e raggiungete la posizione del Cammello, che costituisce la preparazione per il lavoro successivo. Lentamente scendete con il corpo all’indietro: la posa completa, da mantenere 4-5 respiri, sarebbe quella in cui i gomiti e la sommità del capo arrivano a terra (foto sopra), ma l’efficacia dell’asana non viene meno se, all’inizio, non riuscite ad assumere un inarcamento così pronunciato e vi fermate prima: basta raggiungere la propria massima estensione. La possibilità di spingervi fino a terra dipende infatti dalla flessibilità della zona lombare della schiena e dall’elasticità degli psoas, i muscoli flessori delle anche: qualità che si allenano, ma che non tutte hanno.

Una sfida con se stesse

I benefici di Kapotanasana, che rappresenta una sfida con se stesse e aiuta a vincere timori e paure, sono legati all’estensione e all’apertura della parte anteriore del corpo: la posa lavora infatti su tutti gli organi interni e sulle ghiandole (dalle ovaie alla tiroide), stimolandone la funzionalità e riequilibrando l’intero sistema ormonale. dell’organismo. Come tutte le posizioni in apertura, è un asana rivitalizzante, che regala sprint ed energia positiva.