08/01/2022

Seno up: la gym è utile o no?

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 08/01/2022 Aggiornato il 08/01/2022

L’allenamento può migliorare la postura e alcuni esercizi per i pettorali, come le croci, servono a “riempire” di più la zona del petto, con risultati estetici apprezzabili

seno - esercizi

La querelle si trascina da tempo. Alcuni fitness coach consigliano esercizi ad hoc per “sollevare” il seno, sostenendo che far lavorare i muscoli pettorali offra un utile supporto al décolleté, ma al contrario tanti medici sportivi obiettano che i pettorali non avvolgono e non sorreggono le ghiandole mammarie, perciò rinforzarli non ha alcuna utilità. Anzi, alcuni sostengono addirittura che pettorali molto sviluppati spingano il seno più in basso, con l’effetto opposto a quello che si vorrebbe ottenere. La verità, come ci spiega il nostro personal trainer Davide Tumiotto, è un’altra: un push-up training per il décolleté va studiato con una chiave di lettura diversa.

Il seno è composto di ghiandole e di grasso, quindi attenzione: un allenamento troppo intenso per i pettorali rischia di farlo dimagrire, cioè di svuotarlo.

Petto in fuori!

Le mammelle non sono sorrette da muscoli ma da legamenti, chiamati legamenti sospensori, e la loro “discesa”, accentuata dalla forza di gravità e dal peso, dipende da un rilassamento di queste strutture legamentose. Tutte si chiedono se una ginnastica mirata possa regalare un effetto ottico di “sollevamento”: la risposta è sì, ma non perché possa agire sui legamenti, piuttosto perché migliora la postura e rende così più evidente anche il décolleté. L’obiettivo da raggiungere è proprio quello espresso dal militaresco invito “petto in fuori!”. Nella vita quotidiana assumiamo sempre più spesso posture insaccate e incurvate, con le spalle chiuse: ci accasciamo sul divano, stiamo sedute per ore lasciandoci “cadere” in avanti, chiniamo la testa e le spalle per chattare su smartphone e device tecnologici. Risultato? Finiamo per fare nostro un assetto posturale un po’ “gobbo”, che non valorizza affatto il seno ma lo fa “sparire” e “cadere” verso l’addome. La soluzione è un training mirato globale, che rinforzi la muscolatura dorsale e aiuti ad aprire le spalle. E i famigerati esercizi per i pettorali? Sono utili oppure no? L’esperto racconta che hanno una loro efficacia, perché acquistando un po’ di tono (e di volume) contribuiscono a riempire la zona del petto: insomma, un effetto ottico per dare armonia a tutto il décolleté.

Gli esercizi giusti

Fra gli esercizi per i pettorali, potete provare le cosiddette croci, che richiedono l’uso di pesini e che possono essere eseguiti sia su una panca, sia a terra. I due manubri (che potete sostituire con due bottiglie d’acqua o con due libri) devono avere un peso di almeno 1 kg e mezzo, meglio se di 2 kg ciascuno, ma comunque potete sceglierli in funzione delle vostre possibilità. Se disponete di una panca piana (a casa o in palestra) dovete posizionarvi supine, con i piedi appoggiati a terra. Se non l’avete, sdraiatevi sulla schiena, piegate le gambe e mantenete i piedi in appoggio al suolo. Aprite le braccia a croce e richiudetele sopra al petto, con un movimento lento e controllato, sia in salita che in fase di discesa. Se siete sulla panca, controllate che le braccia non scendano al di sotto del piano della panca, per evitare di sottoporre le articolazioni delle spalle a un carico dannoso. Le croci si possono effettuare anche nella variante monolaterale, con un braccio fermo davanti al petto e teso verso il soffitto, mentre l’altro si apre e si chiude.

Un workout efficace prevede almeno 3-4 serie da 10 ripetizioni.