Yoga per rinforzare piedi e caviglie
Costituiscono il sostegno del corpo e lo mantengono in equilibrio, con tutto il suo peso: le nostre estremità si possono allenare e rendere più efficienti con numerosi asana
Pensate al ruolo di fondamentale importanza che i piedi e le caviglie hanno in tutti i nostri movimenti, anche in una apparentemente semplice camminata. Devono sorreggere il corpo, con il suo peso, ma anche aiutarlo a rimanere in equilibrio. Devono perciò essere dotati di forza e di elasticità nelle strutture muscolo-tendinee, di flessibilità articolare (che previene traumi e distorsioni), ma anche di capacità priopriocettiva, che consiste nel cogliere ogni minima variazione nell’appoggio al suolo e quindi nel percepire il modo in cui il corpo si sbilancia e si sposta nello spazio. Queste qualità si possono migliorare anche con l’esercizio e l’insegnante di yoga Francesca Cassia spiega che ci sono asana utilissimi per questo training.
Tutte le pose in equilibrio sviluppano le doti dei piedi e delle caviglie indispensabili al nostro benessere.
Come si esegue l’asana
Una posizione emblematica è Natarajasana, il danzatore (https://www.silhouettedonna.it/fitness/yoga/yoga-lasana-del-danzatore-per-rinascere-nei-momenti-difficili-57353/), perché mette in gioco in modo efficacissimo i recettori dell’equilibrio, piccoli “sensori” che si trovano nelle piante dei piedi e che trasmettono al cervello (e più in particolare al cervelletto) le informazioni sulla postura e sulla stabilità corporea. La si esegue in appoggio su una sola gamba alla volta ed è consigliabile mantenerla per 5-6 respirazioni complete. Come tanti altri asana in equilibrio, aiuta a rinforzare i muscoli dei piedi (inclusi quelli piccoli fra le dita), della zona metatarsale, delle caviglie e delle gambe: anche i polpacci e i muscoli tibiali, infatti, svolgono un ruolo di sostegno importantissimo. Inoltre rende più forte tutta l’articolazione della caviglia e sviluppa la capacità di riorganizzare e di rendere automatici i micromovimenti, attraverso cui contrastiamo gli sbilanciamenti del nostro assetto ed evitiamo di cadere.
Giocare con l’equilibrio
Una volta raggiunta la posa, l’insegnante suggerisce di “giocare” con il proprio equilibrio, “ascoltando” le risposte che arrivano dall’area di appoggio: spostate il peso un po’ più indietro, un po’ più avanti, a destra e a sinistra, facendo attenzione a tenere sempre il piede e le dita ben aperte e aderenti al suolo. Tenete prima gli occhi aperti, poi chiudeteli: all’inizio vi sarà difficile, perché il senso della vista aiuta molto nell’equilibrio, ma con l’allenamento ci riuscirete e raggiungerete una condizione di propriocezione decisamente migliore.
L’esperta consiglia
Se volete accrescere la reattività di tutta la zona plantare e prepararla a Natarajasana e all’esercizio di equilibrio, prima di cominciare posate ciascuno dei piedi su una pallina da tennis e fatela rotolare dal tallone alla punta delle dita, sui lati, sotto l’arco, da destra a sinistra e viceversa. Questa benefica stimolazione propedeutica, che può durare qualche minuto, è anche molto piacevole e ha effetto rilassante.
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