Filler e vaccino anti-Covid: questione di tempi
Ci possono essere delle interferenze, come dimostrano alcuni casi registrati negli Stati Uniti. Per questo bisogna rispettare le raccomandazioni sui tempi
Il momento è caldo: da una parte ci sono le tanto attese aperture alle vaccinazioni per un sempre maggior numero di persone di età via via più bassa. Dall’altra l’arrivo dell’estate e la speranza di recuperare anche il lato “spensierato” della vita, fa venire voglia di vedersi al meglio, con l’aiuto del sole, dell’aria aperta e perché no, di qualche trattamento di ritocco.
Sono i recenti eventi d’oltreoceano però a minacciare la serenità, con la scoperta che filler e vaccino possono non andare d’accordo.
I 3 casi americani
L’esigenza di tracciare delle linee guida è scattata in seguito a tre casi avvenuti negli Stati Uniti. L’FDA (Food and Drug Administration) parla di un caso di edema labiale e due casi di edema localizzato nella sede di iniezione del filler nei giorni successivi alla somministrazione del vaccino Moderna. In tutti questi casi il trattamento filler era stato eseguito prima del vaccino. La reazione, sempre transitoria, è stata gestita con una semplice terapia antinfiammatoria, e non ha lasciato conseguenze.
Due settimane di attesa
Come supporto per gli specialisti nel caso di dubbio sul come procedere e anche per garantire la sicurezza a chi desidera sottoporsi a un ritocco, è stato messo a punto un documento relativo all’Interazione del Vaccino SARS-CoV2 con Interventi di Chirurgia Estetica e Pratiche di Medicina Estetica. Le regole riguardano soprattutto le tempistiche. Vaccino per vaccino, infatti, vengono riportati il periodo di astensione da osservare prima e dopo una dose, indipendentemente che si tratti dalla prima o della seconda iniezione).
«In linea di massima il tempo che deve intercorrere tra l’inoculazione e i trattamenti di medicina e chirurgia estetica, sia prima che dopo, è di 14 giorni» spiega Francesco D’Andrea, presidente SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica). «Oltre a essere utile e prezioso per i chirurghi plastici, questo documento è un importante strumento di sensibilizzazione per tutti» conclude.
L’articolo completo è sul numero di Silhouette donna di giugno, ora in edicola.
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