28/09/2015

Bouldering: arrampicarsi è facile. E molto divertente

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 28/09/2015 Aggiornato il 29/09/2015

Il bouldering è l’arrampicata su grossi massi alti fino a 4 metri. Non si usano corde o imbragature. In compenso sono previsti materassi alla base per attutire eventuali cadute. È uno sport molto adatto alle donne, che si impara in fretta

Arrampicata

Sapevate che l’attività fisica più congeniale all’essere umano è l’arrampicata? Ritenuta a torto un’attività per pochi temerari, è in realtà uno sport adatto a tutti. A livelli agonistici può essere anche molto spettacolare e acrobatica, ma anche se non siete delle atlete potete provarla. Marco Nardi, istruttore della Federazione (www.federclimb.it), vi suggerisce, per cominciare, una delle specialità di questa disciplina: il bouldering.

Il bouldering è l’arrampicata su massi che non superano i 4 metri. Lo si pratica outdoor, ma anche nelle palestre di arrampicata (nelle cosiddette “sale boulder”), molto frequentate dai giovani.

5 motivi per provare

  1. È un’attività completa, che mette in gioco tutta la muscolatura e che sviluppa forza, resistenza e scioltezza. Il segreto del bravo climber sta nell’utilizzare il corpo nel modo più funzionale possibile, per risalire la parete con facilità, sfruttandone gli appigli e facendo la minima fatica.
  2. La paura dell’altezza si supera in poco tempo, grazie alla gradualità con cui si impara e si sperimenta. Non pensate di dover affrontare pareti verticali: si considera arrampicata qualsiasi ascensione in cui serve l’aiuto delle mani per procedere. Anche se l’inclinazione del percorso non è esattamente da vertigine.
  3. Per la pratica del bouldering non occorre l’impiego della corda, ma solo la presenza di materassi alla base dei massi, per attutire eventuali cadute.
  4. In quanto donne, avete un vantaggio sugli uomini: siete più leggere, più agili e più flessibili, quindi agevolate nella salita. Ciò che conta non è essere supermuscolose, ma saper trovare e utilizzare nel modo migliore le prese e gli appoggi, sia con le mani sia con i piedi.
  5. Per imparare la tecnica ed essere autonome serve un mese di lezioni, ma si può provare l’ebbrezza di un’arrampicata anche solo una volta nella vita, senza poi continuare il percorso di apprendimento: infatti, rivolgendosi alle guide alpine o agli istruttori specializzati nei centri indoor, ci si può cimentare in una “prova di scalata” una tantum. L’adrenalina è garantita.

La scelta delle scarpe

La calzatura per il climbing è importantissima, perché aumenta la tenuta dei piedi sui punti d’appoggio. Deve essere rigida, soprattutto nella parte anteriore (ma la rigidità è comunque proporzionale al peso e al livello tecnico di chi la usa) e molto stretta, per garantire una “presa” decisa e sicura sulla roccia. Come il modello Helix di Scarpa, confortevole per le principianti e studiato sulla morfologia del piede femminile.

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