13/10/2020

Capelli, metti subito un paracadute

Alberta Mascherpa Pubblicato il 13/10/2020 Aggiornato il 13/10/2020

Succede spesso al cambio di stagione. Ma passare subito all’azione con rimedi efficaci e sicuri evita che la chioma perda forza e si diradi

caduta capelli

Cento. Tanti sono i capelli che fisiologicamente cadono ogni giorno. Eppure una persona su tre prima o poi nel corso della vita accusa un problema di indebolimento e caduta, una condizione che non viene vissuta solo come un disagio di ordine puramente estetico ma che finisce per avere importanti risvolti emotivi. Quando la conta dei capelli sul cuscino e nella spazzola comincia infatti a salire, è facile farsi prendere dall’ansia.

Il cambio di stagione

Se preoccuparsi però è lecito, allarmarsi è del tutto inutile: un indebolimento dei capelli è naturale all’arrivo dell’autunno. «La ragione principale sta nelle differenze di luminosità nel corso delle giornate che portano verso l’inverno e che influenzano la produzione di ormoni, in particolare gli androgeni, legati in maniera diretta alla caduta dei capelli» spiega la dottoressa Magda D’Agostino, specialista in dermatologia presso Villa Tiberia Hospital di Roma. «Nei mesi estivi poi la quantità di capelli in fase di crescita (la cosiddetta fase anagen) è maggiore e maggiore è anche la loro velocità di crescita; questo comporta un aumento del numero di capelli che raggiungono la fase terminale e che, a distanza di qualche mese, quindi proprio in autunno, finiscono fisiologicamente per cadere». Senza dimenticare che sole, caldo e sudore abbondante contribuiscono a indebolire la struttura dei capelli. «I raggi solari, in particolare, scatenano la produzione di radicali liberi, molecole tossiche capaci di danneggiare e invecchiare precocemente il bulbo favorendo così la caduta dei capelli» continua l’esperta.

Un intervento tempestivo

Anche se il problema della caduta è temporaneo, affrontarlo subito evita che continuando nel tempo peggiori fino a portare a un diradamento significativo e visibile della chioma.

Servono subito formulazioni mirate che aiutano il cuoio capelluto a ritrovare l’equilibrio necessario perché la chioma recuperi forza e pienezza.

«Lozioni, fiale e sieri impiegano complessi vitaminici, in particolare vitamine B5, E e PP, oligoelementi, sali minerali e aminoacidi come cistina, biotina e metionina capaci di fornire nuova energia al bulbo per favorire la crescita di capelli sani e più forti» commenta l’esperta. Sostanze come l’aminexil ancorano il bulbo al cuoio capelluto, l’adenosina e il guaranà danno nuova energia, derivati proteici rinforzano la cheratina della fibra capillare, zuccheri come il ramnosio migliorano la qualità del cuoio capelluto, estratti vegetali di achillea, lupino bianco, salvia, kigelia africana, ginkgo biloba, arnica, elicriso, vite rossa, ortica, ippocastano e capelvenere agiscono in direzioni diverse per proteggere, stimolare la microcircolazione, dare ossigeno, nutrimento e vitalità.

Con costanza

I trattamenti rinforzanti hanno tempi di azione e di impiego diversi: alcuni prodotti agiscono in trenta giorni al ritmo di un’applicazione giornaliera, altri richiedono almeno due mesi per dare risultati, con una frequenza di utilizzo di due, tre volte la settimana. In ogni caso comunque quello che conta è la regolarità: per avere buoni risultati i prodotti vanno usati con la frequenza consigliata, applicandoli sempre sul cuoio capelluto pulito, meglio se accompagnando l’applicazione con un delicato massaggio che ne favorisce la penetrazione e in più, stimolando l’afflusso di sangue, migliora la nutrizione del bulbo. Ecco come procedere: si appoggiano entrambe le mani con le dita aperte a rastrello sul cuoio capelluto all’altezza della nuca e si eseguono piccole pressioni rotatorie in modo da far “scorrere” la pelle sulla testa. Poi si risale via via verso la fronte proseguendo con il massaggio per almeno un minuto.