Fluorangiografia
È l’esame che l’oculista prescrive quando sospetta che i vasi sanguigni dell’occhio siano interessati da una malattia. Si effettua con l’ausilio di un’apparecchiatura ottica che non entra in contatto con l’occhio, ma scatta fotografie.
A cosa serve
Evidenzia le malattie vascolari dell’occhio come trombosi, ischemie e processi infiammatori che coinvolgono la retina o le strutture sottostanti, nonché quelle legate all’ipertensione sanguigna e al diabete.
Come si svolge
Per l’esecuzione è necessario somministrare per via endovenosa (iniezione in vena) un particolare principio attivo, detto “fluresceina” (da cui l’esame prende il nome), che si propaga in tutti i vasi sanguigni, permettendo così allo strumento di catturare l’immagine, che poi sarà studiata.
L’indagine va eseguita a digiuno (da almeno otto ore) e
Quanto dura
Si protrae per una decina di minuti.
Provoca fastidio?
Il fastidio è legato all’iniezione endovena e, al termine, a una possibile minore tolleranza alla luce.
Chi non può farla
Non può essere eseguita in gravidanza.