La solita fortuna femminile? No, la scienza. E l’anatomia umana. Uno studio dimostra che le super sicure Ffp2 e Ffp3 proteggono di più gli uomini, soprattutto se non sono orientali
Le mascherine filtranti non si adattano sempre bene al viso di chi le indossa, soprattutto nel caso delle donne. Lo ha dimostrato uno studio australiano: le chirurgiche e quelle Ffp2 ed Ffp3 non coprono sempre correttamente tutti i volti, specie quelli femminili o delle persone asiatiche, perché hanno dei lineamenti più minuti.
Tutta colpa del viso più piccolo
«È vero, ci sono dei problemi e non solo nel caso delle donne, per via della dimensione e della forma del viso» spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano. Anche la barba è sconsigliata nel caso si usino le mascherine Ffp2 ed Ffp3: al massimo sono “consentiti” dei baffetti.
Non ci devono essere spifferi
«Per avere una protezione soddisfacente le mascherine si devono poggiare completamente sul viso dell’individuo, fornendo una perfetta tenuta facciale» spiega Britta von Ungern-Sternberg, coautrice dello studio, del Perth Children’s Hospital – the university of Western Australia a Perth.
La protezione diminuisce in presenza di una fessura tra viso e mascherina, poiché l’aria non filtrata verrà aspirata. E se è contaminata?
La ricerca pubblicata su “Anesthesia”, la rivista dell’Associazione degli anestesisti, ha rilevato che le mascherine con il filtro si adattano bene al viso solo dell’85% delle donne e del 95% degli uomini.
Percentuali più elevate sono state riscontrate nei caucasici (90%) rispetto agli asiatici (84%). Dati ancora più bassi sono stati riscontrati nelle donne asiatiche, dove la media è del 60%.